Non deve averlo preso bene, Matteo Salvini, il silenzio enigmatico di Berlusconi all’indomani del trionfo delle amministrative. Voci di corridoio hanno confermato che le intenzioni dell’ex Cavaliere vanno ben oltre il perimetro dell’alleanza con Lega. Salvini non ci sta e dopo aver invocato a gran voce l’adozione di una nuova legge elettorale di tipo maggioritario, è tornato a stoccare di fioretto quello che pure sulla carta rimane il suo alleato vincente. Il segretario della Lega sa bene che un ritorno al proporzionale farebbe scaturire un ritorno ancor più clamoroso alle larghe intese.

Il sospetto che qualcosa covi nella mente Berlusconi ce l’ha pure Salvini che non l’ha nascosto ai cronisti: “Se tace mi viene il dubbio che strizzi già l’occhio a Renzi”. Al di là del proporzionale o del maggioritario, tuttavia, il vero nodo del Centrodestra resta la scelta su quale tipo di coalizione costruire in vista del 2018. È su questo punto che le divergenze restano forti: Berlusconi vorrebbe una ricomposizione dell’area dei moderati sulla scia dei popolari europei; Salvini ha invece in mente di spostare il baricentro più a Destra spalleggiato da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.