Si riparte dal popolo dei delusi e degli indignati. Non ha dubbi Silvio Berlusconi su quale sarà la strategia da adottare per cercare il gran colpo alle governative del 2018. Il capo di Forza Italia, da navigato uomo di marketing, è convinto della necessità di voltare pagina (pure solo esteriormente) per riproporsi a un elettorato più ampio ed eterogeno. Le baruffe tra Partito Democratico e Movimento5Stelle hanno infatti lasciato spazio alla crescita sorprendente del Centrodestra. Dopo aver trovato l’intesa con l’altro partito più importante della coalizione, la Lega di Matteo Salvini, Berlusconi è passato a disegnare sul territorio le mosse della sua “Rivoluzione Azzurra”.

Giovani, telegenici e acculturati: l’identikit dei futuri seguaci dell’ex Cavaliere è stato già tracciato e veicolato a tutti i dirigenti locali. In conseguenza di ciò la truppa degli scontenti è destinata ad ampliarsi a vista d’occhio: in tanti rischiano la mancata ricandidatura. In primis saranno depennati i responsabili regionali delle ultime magre tornate elettorali. Stando alle ultime indiscrezioni raccolte dal quotidiano La Verità, diretto da Maurizio Belpietro, la percentuale dei dirigenti bocciati (rispetto agli ultimi listoni) si aggirerebbe addirittura intorno all’80%.