Si è svolta nel primo pomeriggio di questo giovedì 16 novembre alla Camera dei Deputati la presentazione ufficiale del nuovo movimento "La mossa del cavallo", promossa da Antonio Ingroia, ex magistrato e leader di Azione Civile, e da Giulietto Chiesa, giornalista ed ex eurodeputato. Vediamo le parti salienti di quello che hanno detto.

Antonio Ingroia: 'Non siamo un partito e non lo saremo mai: vogliamo parlare al 60% degli italiani che non votano più'

Antonio Ingoia ha precisato: "Questo nome 'La mossa del cavallo' è apparentemente bizzarro e volutamente provocatorio.

Va chiarito: noi non siamo un partito e non lo saremo mai. Proponiamo anzi un'alleanza popolare assieme ai cittadini e contro i partiti, che sono i principali responsabili del disastro in cui ci troviamo. Tanto meno siamo un partito della sinistra: noi siamo contro e alternativi ai partitini della sinistra. Oggi la parola sinistra non significa più niente e per questo non siamo di sinistra: non guardiamo a chi si vuol identificare nella sinistra, ma piuttosto parliamo a quel 60% di cittadini che oggi ha già deciso di non votare. Questo è un vulnus da colmare. Abbiamo un programma rivoluzionario per applicare la Costituzione italiana. In particolare riteniamo che i Trattati europei sono incostituzionali e l'Italia deve porre un ultimatum: o si allineano alla nostra Costituzione oppure recidiamo dall'Unione Europea in modo unilaterale.

Chiunque di noi aderisce a questo progetto a titolo personale, a prescindere dalla propria organizzazione di provenienza. Con noi stanno l'ex Generale dei carabinieri Gebbia, Alessandro Diotallevi, il professore Franco Cardini che è peraltro culturalmente di una destra cattolica, l'ex generale dell'esercito Fabio Mini, ci sono anche Aldo Giannuli, David Riondino e il vignettista Vauro, ma anche il professor Mario Serio, la giovane europrogettista Carlotta Balzani e tanti altri".

Giulietto Chiesa: 'Non siamo di destra o sinistra, ma coi milioni di cittadini che stanno in basso'

Giulietto Chiesa ha aggiunto: "Noi siamo in pieno colpo di stato, fatto senza carri armati. Per la quarta volta gli italiani dovranno votare alle Elezioni politiche con una legge elettorale incostituzionale che produrrà un Parlamento di nominati al servizio delle lobby.

In Italia non c'è più lavoro e c'è solo precarietà: il paese è fermo. Noi non vogliamo dividere nessuno: non siamo noi che abbiamo diviso il Paese: questi partiti non rappresentano i cittadini e non sono la democrazia. Ci accusano di dividere la sinistra: non è vero, noi siamo per attuare la Costituzione: essa non è solo della sinistra, ma è il prodotto di tutte le correnti ideali del Paese. La Costituzione è di tutti. Vogliamo chiamare quella metà degli italiani che è nauseata da questa politica, di ritornare alla politica. Avremo una lista di uomini e donne illustri, competenti, puliti, onesti e coraggiosi. La nostra sarà una "lista del popolo" perché tutta questa canea di critiche al populismo è sbagliata.

Non siamo di destra o di sinistra, ma siamo coi milioni di persone che stanno sotto e che si oppongono a chi sta di sopra. Noi ci battiamo per un'Italia neutrale che non sia colonia degli Stati Uniti: noi non abbiamo nemici e non imporremo sanzioni a nessuno, neanche alla Russia, Non siamo certo anti-europeisti, anzi vogliamo un'Europa grande e protagonista sul piano internazionale ma ne vogliamo una diversa e con una nuova Costituzione Europea. Noi vogliamo i media sono al servizio del potere e quindi ci tratteranno con poca gentilezza".

'Vogliamo un'Italia neutrale e sovrana che metta in discussione i Trattati Europei'

Fra i fondatori del movimento anche Alessandro Diotallevi che ha ironicamente "ringraziato Renzi che con il suo tentativo di manomettere la Costituzione ha permesso che io, Ingroia e Chiesa ci potessimo incontrare" e poi ha aggiunto: "Io sono cattolico e ritengo che la Costituzione sia molto avanzata per i valori del cattolicesimo sociale; certi principi che essa contiene sono contraddetti da alcune delle leggi vigenti, i quali invece vanno realmente applicati".

Infine Ingroia ha precisato che "non siamo un movimento a cui chiediamo di iscriversi, ma siamo un percorso non preconfezionato che fra un mese porterà a un'assemblea popolare. Siamo un Comitato di Liberazione Nazionale del paese, come quello che vi fu dopo le macerie del fascismo. Siamo reduci dal ventennio del berlusconismo, in cui però ci sono molte colpe anche della sinistra riformista e di quella radicale. Prima abbiamo salvato la Costituzione, ora rimettiamo in piedi in paese". Ingroia ha inoltre annunciato: "Vorremo creare la più grande Class Action popolare di sempre per chiamare in giudizio le agenzie di rating: esse devono risarcire lo Stato italiano di 120 miliardi di euro. Chiediamo ai cittadini di investire in questo progetto".

Mentre Chiesa ha detto: "Il nostro è un programma aperto al contributo di tutti, ed è ben diverso da quello del PD, della destra o del M5S. Noi partiamo da un punto di fondo: vogliamo un'Italia neutrale e sovrana che rimette in discussione i Trattati Europei nei punti in cui contrastano con la Costituzione. L'unico ostacolo sarà quello di raccogliere le firme per presentarci alle elezioni. Ma siamo convinti di farcela".

A margine della conferenza stampa è stato anche mostrato quello che è il simbolo, pur provvisorio, del nuovo progetto politico, ritraente appunto un cavallo su sfondo arancione, con la scritta "Lista del Popolo" e in basso "per la Costituzione".