Dopo i giochi d'amore ed odio con Putin, i battibecchi con Kim-Jong un e le minacce sul nucleare, il riconoscimento della Casa Bianca di Gerusalemme capitale di Israele che ha scatenato l'ira palestinese e le avversità dimostrate nei confronti dell'Iran, adesso Donald Trump ha deciso di litigare anche con il Pakistan al quale sembra non siano affatto piaciute le accuse rivoltegli via twitter dal Presidente degli Stati Uniti. Trump, dal canto suo, non ci ha pensato due volte: all'indignazione pakistana è susseguito lo stop categorico agli aiuti economici allo Stato per la modica cifra di 225 milioni di dollari.
Islamabad non è rimasta immobile ed è subito intervenuta promettendo di voler raccontare al mondo la verità, facendo luce sull'accaduto ma, allo stesso tempo, ha provveduto a convocare d'urgenza l'ambasciatore americano David Hale ed il Comitato per la Sicurezza Nazionale per manifestare il malessere del governo pakistano per l'accaduto.
Ma cos'è successo?
Ultimamente si erano notati segnali di nervosismo da parte del governo centrale americano nei confronti del Pakistan tant'è che, negli ultimi mesi, i membri del governo statunitense avevano provveduto ad intensificare le visite ad Islamabad ma nessuno, in cuor suo, si sarebbe mai aspettato una reazione così antidiplomatica da parte di Donald Trump.
Il Presidente degli Stati Uniti avrebbe, infatti, aspettato l'arrivo del nuovo anno per dichiarare, utilizzando twitter, che gli USA hanno sempre sbagliato, negli ultimi 15 anni, a donare al Pakistan più di 33 miliardi di dollari dato che in cambio sono state restituite agli Stati Uniti solamente menzogne. Il Pakistan, ha continuato Trump, non ha fatto altro che procurare un rifugio sicuro ai terroristi, gli stessi che l'America ha combattuto e tuttora combatte in Afghanistan.
L'intervento dell'ambasciatrice all'Onu
L'ambasciatrice americana Nikki Haley ha dichiarato al Palazzo di Vetro che l'amministrazione Trump taglierà i 225 milioni di dollari previsti, come aiuto, per il Pakistan. La decisione, ha spiegato la Haley, è stata intrapresa per una giusta causa: Islamabad ha sempre fatto il doppio gioco prendendo in giro gli Stati Uniti e questo, purtroppo, non può essere accettato dall'attuale amministrazione statunitense. Ma non è tutto: la Casa Bianca ha promesso altre azioni nei confronti del Pakistan nelle prossime 24-48 ore.