"Centrodestra in vantaggio? Non credo, anche perché è avanti nei sondaggi, ma il maggioritario vale solo per un terzo. Pertanto è in minoranza". Matteo Renzi si trova in totale disaccordo nei confronti di chi indica la coalizione di centrodestra come possibile vincitrice delle Elezioni politiche del 4 marzo 2018. Gli ultimi sondaggi, in effetti, danno l'intera coalizione composta da Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e quarto polo con il 36,1 %. Il Pd al momento è il secondo partito con il 24,1, dietro al M5S che supera il 28 %. "Mancano due mesi alle elezioni - ha sottolineato l'ex premier - ed i mesi conclusivi sono sempre decisivi per ribaltare le previsioni dei sondaggi".
Obiettivo del partito è quello di andare oltre il 25 per cento, Renzi sottolinea il buon governo di Paolo Gentiloni, rimarcando che "se vince il PD, vincono tutti gli italiani".
'Berlusconi? Un remake di qualcosa già visto'
L'ennesimo ritorno in campo di Berlusconi e la coalizione di centrodestra sancita dal recentissimo summit ad Arcore sono un remake per il segretario del PD. "Qualcosa che abbiamo già visto, alla fine i governi di centrodestra sono quelli che hanno portato l'Italia sull'orlo del baratro, pertanto sono convinto che Berlusconi sia il vero pericolo per l'economia del Paese". Non può mancare la stoccata al M5S. "Continuano a contraddirsi su tutto, sul tema della giustizia ad esempio.
Gridavano 'onestà', oggi hanno il sindaco di Roma che deve affrontare un processo. Ci sono cose che vanno rispettate sempre, la Costituzione e la presunzione di innocenza. Tutti i giorni e non a fasi alterne".