Matteo Salvini e la Lega ancora sotto attacco degli hacker. Dopo la pagina Facebook del leader del Carroccio, stavolta è il suo blog ad essere finito nel mirino di Anonymous Italia (che nelle scorse ore ha rivendicato l'azione). Il blog del leghista è stato bombardato e bloccato. Pare, dunque, che l'allarme paventato qualche giorno fa dai tecnici del Viminale si stia concretizzando.
Il blog di 'Anonymous Italia', nella giornata di giovedì 22 febbraio, ha rivendicato, con orgoglio, l'attacco hacker messo in atto ai danni dei siti della Lega e di Salvinipremier.
Per sottolineare l'azione criminale, Anonymous ha pubblicato anche una messaggio con foto di Matteo Salvini in versione maiale con tanto di croce celtica e bandiera di Casapound. Nel messaggio, Anonymous si rivolge direttamente al leader leghista con parole di scherno, domandogli come può pensare di diventare premier, mettersi a capo di un Governo, se è talmente incompetente da non riuscire a garantire la sicurezza neppure agli iscritti del suo blog.
Anonymous poi continua duro, affermando che la politica della Lega è fallimentare sotto tutti i punti di vista. Accusa i leghisti di aver rubato e mentito dimostrandosi, quindi, peggiori dei politici che avrebbero dovuto sostituire. E questi, spiega, sono i motivi che hanno scatenato l'attacco e reso pubbliche più di 70mila email.
Le mail in questione appartengono non solo agli iscritti del blog, ma anche allo stesso Matteo Salvini.
Nel post di Anonymous il leader del Carroccio viene accusato di non comprendere che la sicurezza da difendere non è solo quella sulle strade delle nostre città, ma è anche in rete. Perché, oggi, la guerra, si combatte su fronti diversi, decisamente più subdoli.
Poi un ammonimento: Anonymous - un vero e proprio “esercito” di hacker ed esperti informatici - ricorda che è, e rimarrà, vigile. senza dimenticare la storia. Per questo, non abbasserà la guardia, perché "tutti i nodi vengono al pettine, prima o poi". E Anonymous sa aspettare.
L'attacco al Pd
Qualche settimana fa, “AnonPlus“, sigla social di Anonymous, ha utilizzato Twitter per rendere nota la “lista completa degli iscritti al Pd di Firenze“.
La lista comprendeva anche i dati (con tanto di mail e numero di telefono) di Matteo Renzi, anche se, come aveva spiegato subito il Nazareno, i dati in questione era vecchi e praticamente inutili. AnonPlus aveva rivendicato l'azione spiegando che Anonymous “combatte i soprusi, le corruzioni, le manipolazioni e le iniquità messe in atto da politici (ma anche da religioni e da g ruppi di potere finanziario) a discapito del popolo".