A margine di un'iniziativa elettorale presso la fondazione "Magna Carta" a Roma, Blasting News ha intervistato in esclusiva la deputata uscente dell'Udc Paola Binetti, ricandidata a queste Elezioni politiche al Senato per la lista "Noi con l'Italia-Udc" sia in alcuni collegi plurinominali di Lazio e Campania, sia nel Collegio uninominale Lazio 03 Roma, per l'intera coalizione di centrodestra. Vediamo quello che ci ha detto.

Paola Binetti: 'Centrodestra può vincere davvero: proseguo le mie battaglie da cattolica su unioni civili e fine vita'

Onorevole Binetti, si parla di centrodestra in rimonta: crede davvero che possiate avere la maggioranza in entrambe le Camere?

E quali saranno i punti cardine della vostra politica?

"Noi stiamo puntando a vincere dicendo No a qualsiasi tipo di inciucio e di grande coalizione. Vogliamo vincere perché siamo convinti che questo Paese abbia bisogno di un segnale di forte discontinuità. Non siamo rimasti affatto soddisfatti di questa Legislatura appena finita. Riteniamo che essa abbia, da un lato, inquinato tutti i fondamenti delle nostre convinzioni più profonde, trasformando il diritto alla vita in diritto alla morte; oppure trasformando il diritto di un figlio ad avere una famiglia con padre e madre nel diritto di un genitore ad avere un figlio a tutti i costi. Ma soprattutto ci hanno raccontato un sacco di falsità: le vere fake news sono quelle del Governo quando dice che stiamo crescendo, ma non ci dice che siamo gli ultimi in Europa, o quando ci dice che sta ripartendo l'occupazione, mentre i giovani si accorgono da soli quanto sono disoccupati o sotto-occupati.

Serve porre fine a questa epoca e dare il via a una nuova stagione".

Ma soprattutto sui temi come "unioni civili" e "fine vita" crede davvero che sia possibile tornare indietro?

"L'esperienza di questi ultimi 40 anni, ovvero dopo la legge sull'aborto, ha dimostrato che indietro non si torna. E questo dà dolore e dispiacere. Ma se indietro non si torna, è anche vero che noi abbiamo tutta la determinazione a porre dei vincoli molto forti e chiari a quello che è l'asse genitoriale nelle unioni civili: la coppia scelga pure il proprio modello di vita, ma non possiamo permettere che ciò tolga ai bambini il diritto di avere una madre e un padre.

Non possono esserci opzioni. La legge questo non lo dice, anche se poi ha bluffato grazie a una magistratura compiacente e molte coppie omosessuali stanno ricorrendo all'utero in affitto. Inoltre sul testamento biologico vogliamo recuperare due aspetti importanti: il diritto all'obiezione di coscienza per i medici e ottenere che il ricorso alla sedazione profonda sia fatto solo ed esclusivamente nel rispetto dei criteri fissati dal 'Comitato nazionale di bioetica', ossia quando il paziente è realmente in fin di vita e non invece quando si è stancato di vivere o i suoi parenti dicono che forse è stanco di vivere".

Binetti: 'Se non avremo maggioranza non guarderemo a PD nè M5S, ma al Parlamento e al gruppo misto'

Tornando su temi più strettamente politici, lei poco fa ha detto di no alle grandi coalizioni, ma se mancassero i numeri guarderete al PD o invece al M5S?

"Noi non guarderemo né al PD e né al M5S, lo dico con convinzione. Noi rappresentiamo la cosiddetta 'quarta forza' del centrodestra e abbiamo nella nostra ragione costitutiva una più profonda radice cattolica e un'apertura riformista profondamente europeista. Guardiamo all'Europa dei padri e non a quella dei mercati. Perciò stiamo lavorando con impegno in questi giorni di campagna elettorale per arrivare al traguardo di poter governare da soli come centrodestra.

Nella remota ipotesi che ciò non accadesse, non faremmo un'acquisizione per gruppi, ma diremmo al Parlamento: chi di voi vuole costruire nella XVIII Legislatura un paese nuovo e diverso venga con noi; probabilmente ricorrendo al gruppo Misto e collaborando con il Governo".

Lei ha appena detto che siete europeisti, ma come si concilia con il fatto che due vostri alleati come la Meloni e Salvini invece criticano ogni giorno le politiche dell'Unione Europea?

"Hanno posizioni diverse oggettivamente rispetto alle nostre, è per questo che chiediamo un grande consenso alla nostra lista: più saremo forti e più anche Salvini dovrà ricredersi. Se l'Europa non sarà più quella delle burocrazie e dei mercati, ma sarà l'Europa sognata dai padri fondatori, anche a Salvini quell'Europa piacerà di più".