Abbiamo intervistato Francesco Campolongo, candidato con Potere al Popolo nel collegio uninominale di Cosenza e nel listino plurinominale di Calabria 1, in vista delle prossime Elezioni politiche del 4 marzo. Ecco quello che ci ha detto.

Campolongo (PaP): 'Minniti è il ministro che tutte le destre sognano'

Ciao Francesco, questa è la tua prima candidatura. Di cosa ti sei occupato in questi anni?

Sono il segretario cittadino di Rifondazione comunista e in questi anni ho partecipato alle lotte referendarie sulla ripublicizzazione dell'acqua, contro il nucleare e per difendere la costituzione, ho sostenuto le lotte sociali per il lavoro, la casa e l'ambiente contro le tante emergenze ambientali di questa regione che sono figlie dell'intreccio insostenibile tra politica, affari e mafia.

Penso al settore delle Biomasse in cui è acclarata la presenza delle mafie, che fanno affari con l'Enel sostenendo per esempio il funzionamento di una mega centrale nel cuore del Parco del Pollino come la centrale del Mercure. Solo grazie a tanti cittadini e alla buona politica abbiamo un argine a questi fenomeni devastanti mentre la politica ufficiale continua a concedere autorizzazioni per stuprare il nostro territorio facendo affari con l'economia peggiore e la criminalità.

La sicurezza è un punto all'ordine del giorno in questa campagna. Come declina potere al popolo questa esigenza dei cittadini e cosa ne pensa dell'operato del Ministro Minniti.

Anche noi pensiamo che ci sia bisogno di più sicurezza, ma per noi sicurezza significa uno stato che si prende cura dei suoi cittadini, che garantisce i diritti sociali e la democrazia.

Non è più sostenibile che ci siano mille morti all'anno sui luoghi di lavoro dovuti all'assenza di controlli e alla maggiore ricattabilità dei lavoratori. Non è più possibile che la maggior parte dei giovani e delle giovani calabresi non abbiano la sicurezza di un posto di lavoro e che non abbiano diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del loro lavoro, in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa, il diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite come recita l'art 36 della costituzione.

I tanti centri commerciali di Cosenza e i call center sono piccoli inferni del lavoro in cui migliaia di lavoratori sono costretti a lavorare senza diritti nè limiti orari per paura di perdere il lavoro. Non è più possibile che la maggior parte dei cittadini non abbia la sicurezza di un sistema sanitario efficace e pubblico, per cui sempre più spesso assistiamo a casi di malasanità visto che lo stato da anni favorisce il “falso” settore privato delle cliniche convenzionate, in cui sono privati solo i profitti, per poi bloccare il turnover e l'investimento della sanità pubblica.

Non è più possibile che le donne di queste paese debbano vivere nel terrore degli uomini e finire vittime della loro violenza, come dimostrano il numero di femminicidi in aumento e la costante disparità di condizioni sociali e lavorative rispetto agli uomini. Senza le leggi votate da Fi, Lega e Pd che hanno smontato il welfare e diffuso la precarietà oggi saremmo tutti più sicuri. Minniti è stato il ministro che tutte le destre sognano, ha perseguitato migranti e poveri mentre il suo governo aumentava precarietà e disoccupazione.

I dati dimostrano che le disuguaglianze in questo Paese sono aumentate negli ultimi anni, a chi attribuisce le colpe maggiori?

Come dimostrano tutte le statistiche gli stati più sicuri sono quelli con minori diseguaglianze, mentre in Italia il 10% della popolazione più ricca possiede il 67% della ricchezza.

La gente vuole essere sicura di non finire vittima della disoccupazione e della precarietà. Tutti quelli che parlano di sicurezza per alimentare la paura, quando tutti i dati ci dicono che negli ultimi 10 anni i reati sono diminuiti, lo fanno come arma di distrazione di massa per farci dimenticare le leggi vergognose che hanno approvato contro di noi. In questi anni la Politica ha consegnato lo stato all'economia, invece di farne strumento contro le diseguaglianze e di garanzia dei diritti sociali. Renzi, Berlusconi, Bersani e Salvini hanno lavorato assieme per costruire una società in cui comando il mercato, in cui le banche sono troppo grandi per fallire per cui lo stato preferisce regalare soldi agli speculatori piuttosto che investire nell'istruzione.

Ci hanno fatto credere che togliendo qualsiasi vincolo all'economia tutti saremmo stati più ricchi invece oggi, dopo anni, è ripresa l'emigrazione ed è aumenta la povertà relativa. Serve uno stato che metta paura alle banche e agli speculatori, che redistribuisca la ricchezza e faccia paura ai potenti dichiarando guerra alle diseguaglianze. Bersani, Renzi, Berlusconi e Salvini in questi anni hanno governato per i potenti e fatto la guerra ai cittadini. Le diseguaglianze di oggi sono il risultato dei loro disastri.

Quali sono le prime tre cose che potere al popolo farebbe se dovesse riuscire ad entrare in Parlamento?

Un reddito per tutti i disoccupati e i precari che non si limiterà all'erogazione di una cifra monetaria , un piano per il lavoro che combatta la disoccupazione ma soprattutto indirizzi investimenti in settori strategici per il benessere sociale (sanità, istruzione, alta tecnologia) della popolazione per una trasformazione sostenibile dell'economia e l'abolizione delle leggi vergogna che hanno peggiorato la vita della stragrande maggioranza degli italiani (Job Act, Fornero, Buona Scuola).

Alcuni ci diranno che non ci sono i soldi e noi gli faremo notare che la sola operazione “Monte dei Paschi di Siena” è costata più di 5 miliardi di Euro, basta investire i soldi in servizi e non regalarli a speculatori e parenti di ministri. Faccio notare inoltre che fin da governo Monti tutti i governi ci spiegano la necessità di abbassare il reddito italiano attraverso tagli ai servizi. Dal governo Monti ad oggi, nonostante i tagli, il debito è aumentato. Anche i bambini sanno che se durante la crisi tagli i finanziamenti pubblici l'economia peggiora. Il problema è che a loro non importa garantire un'economia che garantisce servizi e lavoro ma tagliare la spesa sociale per rendere le persone più precarie e ricattabili, impoverire il pubblico per regalare altro spazio ai privati.

Il parere di Campolongo sugli altri candidati in Calabria e su Liberi e Uguali

Parliamo degli altri candidati: cosa ne pensa di Salvini candidato in Calabria?

Salvini e la Lega hanno gridato per anni contro Roma Ladrona, poi arrivati a Roma si sono immediatamente adeguati, come dimostra la vicenda del loro storico tesoriere. Per anni ci hanno insulta accusando i meridionali di nullafacenza e poi hanno candidato gente come il il figlio di Bossi o lo stesso Salvini che non mettono piede nelle istituzioni in cui sono stati eletti mai. La Lega campa di nemici. Ieri hanno campato nascondendo il loro governo fallimentare assieme a Berlusconi insultando i meridionali. Mentre ci insultavano stavano al governo con i voti dei Gentile e dei Tallini, gente che usa la spesa pubblica privatisticamente.

Oggi cambiano obiettivo e mentre la maggioranza degli italiani non arriva a fine mese perché più povera e precaria si scatenano contro i migranti. Ignorano che da anni non c'è nessuna invasione (numeri alla mano) ma che in realtà il vero problema è che per colpa della precarietà e della politica corrotta miglioni di giovani italiani scappano all'estero. Sarà bello ascoltare Salvini mentre spiegherà ai calabresi che se la sanità non funziona e non c'è lavoro la colpa è dei migranti e non dei suoi alleati come Gentile, Orsomarso e della Santelli. Siamo alla fiera del trasversalismo. Mancini è una caso emblematico per cui se Orsomarso (candidato del centrodestra) verrà eletto entrerà come primo dei non eletti del centrodestra nel consiglio regionale calabrese.

Il Pd, che non fa più mistero di essere pienamente trasversale, ha deciso di candidarlo all'uninominale di Cosenza cosi da dire chiaramente al territorio che non c'è differenza tra loro e la destra. Mancini è l'esponente indegno di una famiglia politica importante, Gentile è il degno esponente di un indegna dinastia politica che da anni campa sulle spalle dei calabresi contribuendo alla miseria e alla precarietà di questa regione.

A sinistra del PD c'è anche Liberi e Uguali: Potere al Popolo è solo l'ennesima lista di sinistra?

Chi vota Leu vota per un'agenzia di collocamento di epurati dal Pd di Renzi. A noi interessa cambiare la vita delle persone e non garantire un posto di lavoro a Nico Stumpo.

Trovatemi una delle leggi di destra che hanno reso i lavoratori più poveri e più precari non votata da Bersani e D'Alema. Per anni si sono dimenticati di essere di sinistra votando leggi di destra e adesso, in piena campagna elettorale, si riscoprono rivoluzionari. Peccato che ancora sostengano Oliverio alla regione Calabria e che si siano dichiarati disponibili ad un'alleanza dopo le elezioni. assieme persone che fuori e dentro le istituzioni hanno lottato contro diseguaglianze e ingiustizie e continueremo a farlo anche dopo il 4 marzo.