Questo lunedì 26 febbraio una parte consistente d'Italia si è svegliata sotto la neve, e un po' a sorpresa anche Roma ha registrato precipitazioni nevose come non si vedevano da decenni, anche se il fenomeno ha colpito molte regioni italiane. Questo ha avuto anche ripercussioni sulla campagna elettorale delle migliaia di candidati alle Elezioni politiche (e regionali in Lazio e Lombardia) di questa domenica 4 marzo, che in giro per l'Italia questo lunedì hanno di fatto dovuto sospendere le iniziative già programmate.

Elezioni sotto la neve? Ecco cosa potrebbe succedere

Diciamo la verità, le previsioni del tempo dicono che già da martedì la situazione dovrebbe cambiare, tornando alla normalità in gran parte delle regioni. Ma resta una domanda, probabilmente del tutto teorica ma comunque interessante: cosa succede se per caso il giorno delle elezioni l'Italia si svegliasse coperta di neve?

Precisiamo subito, per i meno informati, che le elezioni politiche non possono essere spostate: sono inderogabilmente fissate da tempo per il 4 marzo. Peraltro i cittadini italiani all'estero hanno già votato e i plichi sono di fatto già partiti per l'Italia. Inoltre in tutti i comuni italiani, nel pomeriggio di sabato 3 è fissato l'insediamento ufficiale dei seggi elettorali, e non sarebbe certo un'improvvisa nevicata, pur seria e portatrice di disagi, a fermare la macchina elettorale.

Affluenza elettorale in picchiata con la neve?

Insomma le elezioni si svolgerebbero regolarmente, ma le condizioni climatiche avverse avrebbero inevitabilmente delle conseguenze sull'affluenza elettorale. Meno persone, con ogni probabilità, si recherebbero alle urne. Va detto che l'affluenza al voto quest'anno dovrebbe essere bassa già di suo rispetto al passato: chiunque abbia provato a fare campagna elettorale in queste settimane, si sarà sentito rispondere da una parte consistente dei cittadini: "Stavolta non vado a votare".

Sicuramente a cose normali molti cittadini potrebbero cambiare idea in questi ultimi giorni, e alla fine recarsi alle urne nonostante la sfiducia iniziale. Ma se invece domenica mattina gran parte del Belpaese si ritrovasse sotto la neve è inevitabile che molti degli indecisi e dei cittadini meno motivati, preferirebbero restarsene al caldo casa.

Insomma molte meno persone andrebbero a votare e l'affluenza sarebbe particolarmente bassa.

Quali conseguenze sul voto avrebbe una bassa affluenza?

Quali conseguenze avrebbe tutto ciò sui risultati elettorali? E' difficile dirlo con precisione. Ma è piuttosto chiaro il fatto che sarebbero a loro modo avvantaggiate tutte le liste e i partiti che hanno un elettorato molto convinto e "militante". E' inutile negarlo, ci sono cittadini che pur di premiare il proprio partito andrebbe a votare anche sotto un metro di neve. Diversamente sarebbero svantaggiate le formazioni che puntano più sul voto di opinione dato sul momento da parte di elettori meno convinti e motivati. Va detto che questo ragionamento rimane perfettamente valido, indipendentemente dal meteo, in caso di affluenza elettorale particolarmente bassa.

Quali che siano le condizioni meteo del 4 marzo, l'importante è ricordare che "votare è un diritto e un dovere civico".