Vittorio feltri lancia un avvertimento a Matteo Salvini: Non fidarti di Silvio berlusconi, vuole solo usarti come “esecutore di ordini”. Il direttore del quotidiano Libero scrive un editoriale di fuoco dove si schiera apertamente dalla parte del leader della Lega e critica aspramente il tentativo del fondatore di Forza Italia di servirsi di lui per entrare nuovamente nella stanza dei bottoni. Ecco cosa ha detto.

Berlusconi ‘frustrato’ dal sorpasso di Salvini

A leggere il corsivo vergato questa mattina, 9 marzo, da Vittorio Feltri, sembra che il direttore di Libero sia da sempre stato un antiberlusconiano di ferro.

Peggio degli odiati ‘comunisti’. Il decano dei giornalisti italiani avverte Salvini di stare attento alle sue “delicate terga”. Secondo lui, infatti, Berlusconi non avrebbe affatto digerito il sorpasso compiuto dalla Lega ai danni di Forza Italia nelle recenti elezioni politiche del 4 marzo. Per questo il Cavaliere starebbe “facendo di tutto” per impedire all’alleato leghista di essere nominato presidente del Consiglio. E tutto per una semplice questione di invidia da parte di un uomo che è sempre stato abituato a comandare. Insomma, Salvini non si deve illudere di avere già in tasca l’appoggio incondizionato di B. perché, se lo facesse, rischierebbe di ritrovarsi “un coltello infilato tra le scapole”.

Meglio Di Maio di Salvini

Il metaforico ‘coltello’, spiega Feltri, potrebbe essere addirittura rappresentato da una preferenza del Cavaliere per Luigi Di Maio rispetto al presunto alleato del centrodestra. Berlusconi, infatti, era convinto di “usare” la lanciatissima lega salviniana per allargare il perimetro della coalizione ma, aggiunge il direttore, “non immaginava neanche lontanamente” di subire un sorpasso così evidente.

La previsione di Feltri è catastrofica: Berlusconi farà di tutto per rovinare le prospettive politiche di Salvini, per mortificarlo.

L’alleanza con il Pd

La sua prima opzione, sostiene il direttore di Libero, sarà la richiesta a Salvini di accettare le “larghe intese” con il Pd, per poter meglio tirare i fili del governo e ridurre il premier leghista al ruolo di mero “esecutore di ordini”.

In caso di proteste di Salvini, a quel punto Berlusconi avrebbe gioco facile nel ritirare l’appoggio di Forza Italia e far cadere il governo. Dunque, il consiglio che dà Feltri a Salvini è quello di “non abboccare alle lusinghe” e di scegliere la strada dell’opposizione se necessario per non finire “massacrati da un finto amico”. Secondo il direttore di Libero, infatti, FI si è ormai ridotta ad essere la “brutta copia” del Pd, seguendo solo per convenienza Salvini sulla flat tax e sull’immigrazione. Berlusconi insomma, sarebbe “semplicemente scoppiato” e rischia pure di perdere l’appoggio dei suoi, pronti a saltare “sul Carroccio del vincitore”. Ma molto dipenderà anche da come Matteo Salvini saprà giocare le sue carte.