Dopo un lungo e complesso periodo caratterizzato da diversi attriti e incomprensioni, il Presidente Donald Trump ha deciso finalmente di estromettere Rex Tillerson dal suo importante e rilevante ruolo di Segretario di Stato degli Usa. Lo stesso Presidente ha ufficialmente ammesso di non aver per nulla apprezzato la sua intesa sul nucleare dell’Iran, definendola nel complesso un accordo terribile e da dover assolutamente rifare. Naturalmente, la questione iraniana può considerarsi a tutti gli effetti la goccia che ha fatto traboccare il vaso, dato che lo stesso Tillerson è stato fin dall’inizio in conflitto nei confronti del Presidente.

Inoltre, egli non è mai riuscito perfettamente ad ambientarsi all’interno del suo ruolo sotto diversi punti di vista. Successivamente, la sua fragilità ha contribuito certamente ha creare un forte stato di instabilità ed inefficienza all’interno del Dipartimento di Stato, il quale è stato comunque protagonista di diverse dimissioni negli ultimi tempi. Tutto ciò testimonia come Trump possa considerarsi un personaggio molto complesso con il quale è concretamente difficile andare d’accordo dal punto di vista politico.

Gli scontri e le incomprensioni tra Trump e Tillerson

È abbastanza evidente che nel corso degli ultimi mesi gli scontri tra Trump e Tillerson siano diventati piuttosto frequenti e siano stati anche ampiamente discussi da parte della stampa nazionale e internazionale.

Globalmente, Tillerson ha sempre cercato di proporre una linea Politica piuttosto moderata e in linea con le amministrazioni precedenti come quella Obama. Contemporaneamente, Trump ha assolutamente rifiutato queste posizioni, cercando di imporre numerose pressioni per imporre una politica maggiormente aggressiva e in opposizione con il passato.

Per esempio, Tillerson, in merito al rapporto con gli altri paesi Nato e la Russia di Putin, ha sempre cercato di adottare una certa moderazione, mentre Trump si è sempre dimostrato piuttosto aggressivo, sfrontato e provocatore. Inoltre, per quanto riguarda la situazione del Medio Oriente, Tillerson ha cercato di riprendere numerose decisioni provenienti dalla politica estera di Obama.

Invece, Trump ha sempre cercato di smantellare queste posizioni, puntando invece ad una linea piuttosto dura e militarista. Infine, solo per quanto riguarda la Corea Del Nord, è riuscito a convincere il Presidente ad accettare un incontro con il dittatore Kim Jong-Un. Nonostante ciò, Trump ha assolutamente negato che questo dialogo sia stato comunque frutto delle decisioni e delle trattative politiche da parte dello stesso Tillerson.

Il successore Mike Pompeo

Dopo queste recenti vicissitudini, Donald Trump ha deciso di nominare come nuovo Segretario di Stato Mike Pompeo. Quest’ultimo discende da una famiglia proveniente da Caramanico Terme in Abruzzo, ha 54 anni ed è stato membro della Camera dei Rappresentanti del Kansas per il Partito Repubblicano dal 2011 al 2017.

Successivamente, ha ricoperto il ruolo di Direttore della Cia dal gennaio 2017 al marzo 2018. Può considerarsi a tutti gli effetti un consigliere molto fidato dello stesso Trump e si contraddistingue per le sue posizioni decisamente aggressive ed estremiste in materia di politica estera. Proprio per questo motivo è definito addirittura un 'falco' ed è seriamente intenzionato a cancellare l’accordo sul nucleare recentemente siglato dall’Iran. Inoltre, si è dimostrato in diverse occasioni piuttosto indulgente nei confronti del Russiagate, dato che secondo lui è abbastanza normale che la Russia tenti di manipolare le elezioni di diverse potenze straniere. Infine, in passato ha intrattenuto alcuni colloqui con diversi agenti russi all’interno del quartiere generale della Cia.