A dieci giorni di distanza dal giorno delle elezioni ha avuto luogo ieri il primo contatto tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, i quali ambiscono entrambi a Montecitorio. La telefonata tra i due ha avuto luogo all'ora di cena, quando il leader leghista - che ha riferito di aver parlato anche con Martina e Grasso - ha chiamato il candidato premier pentastellato. La telefonata non avrebbe avuto come obiettivo raggiungere un accordo in vista della formazione di un governo M5S-Lega, bensì sarebbe stato affrontato il tema della presidenza della Camera e del Senato e sarebbe stata raggiunta un intesa su un eventuale taglio dei vitalizi.

I dettagli della telefonata

La conversazione - la prima tra i leader di due movimenti che si sono presentati alle urne in schieramenti diversi - si sarebbe protratta solo per pochi minuti, e fonti leghiste hanno definito il contatto "un confronto sincero e cordiale". Alla telefonata hanno fatto seguito voci secondo le quali i due avrebbero pianificato un incontro per la prossima settimana, ma questo è stato immediatamente smentito dal Movimento. Per i pentastellati si sarebbe trattato "solamente di un approccio preliminare" nel quale sarebbero emersi elementi contraddittori ma anche segnali definiti importanti. Salvini avrebbe detto a Di Maio di parlare in rappresentanza della coalizione di centrodestra, ammettendo però che questo aspetto potrebbe cambiare in modo improvviso.

Quali sono le prospettive

La principale questione affrontata dai due leader sarebbe stata la presidenza delle Camere, ma il fatto che siano state affrontate anche altre questioni, come il definire alcune priorità porta a non escludere che in futuro tra i due ci possano essere intese per formare un governo. Salvini e Di Maio avrebbero infatti concordato un elemento comune da dare in pasto alla stampa, ovvero l'abolizione dei vitalizi dei parlamentari.

Una volta terminata la conversazione Di Maio ha dichiarato che dalle presidenze intende portare avanti la storica battaglia del Movimento per tagliare i vitalizi, argomento prontamente rilanciato anche da Salvini, il quale ha dichiarato che tagliare i vitalizi e gli sprechi sarà una priorità della Lega. Da quando il Pd ha reso nota la propria indisponibilità anche solo a sedersi ad un tavolo con Di Maio, la prospettiva di un governo guidato da M5s e da una Lega sganciata dai propri alleati si è fatta più concreta. Ma i pentastellati continuano a nutrire la speranza che i Dem possano cambiare idea. Non resta che aspettare e vedere come evolveranno le cose nei prossimi giorni.