Nel momento più basso della sua storia politica, Silvio Berlusconi è tornato prepotentemente protagonista del dibattito politico. Il veto imposto da Luigi Di Maio sulla sua ingombrante figura ha finito col restituirgli quell’autorità che pure l’elettorato aveva dimostrato con i fatti di voler ridimensionare. A tendergli una mano quasi a sorpresa è stato Matteo Salvini, nuovo leader di un Centrodestra unito che ha dimostrato di reggere dinanzi al corteggiamento del Movimento5Stelle. Berlusconi, con alterne fortune, si è rimesso nelle mani dell’alleato ma si è regalato dei siparietti divenuti immediatamente virali.
Dapprima il mimo che ha accompagnato il discorso di Salvini dopo il primo round di consultazioni con il presidente Casellati; poi lo sfogo senza peli sulla lingua contro i grillini nel momento in cui si è arenata (definitivamente) la trattativa di governo. A chiudere il cerchio le regionali in Molise che hanno sancito la vittoria della coalizione, con Forza Italia che è tornata a superare la Lega nel segreto delle urne. Un Berlusconi che, suo malgrado, sarà interpretato anche sul grande schermo da Toni Servillo: Loro, il nuovo film di Paolo Sorrentino, ha diviso la critica e scatenato veementi reazioni dello stesso entourage dell’ex Cavaliere.