Il quarto incontro tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, svoltosi nella tarda serata di ieri, domenica 13 maggio, all’Hotel President di largo Augusto, a Milano, ha praticamente messo la parola fine alla trattativa tra M5S e Lega per definire il programma di governo. Esclusi i nomi di premier e ministri, è stato trovato l’accordo su quasi tutti i punti del contratto di governo (dovrebbero essere 24), ad esclusione di alcuni argomenti sui quali le due forze politiche non hanno ancora raggiunto un punto di mediazione. Provvedimenti simbolo del nuovo governo giallo-verde saranno, come previsto, l’introduzione del reddito di cittadinanza e il superamento della legge Fornero sulle pensioni.

Ma vediamo nel dettaglio tutte le novità.

Di Maio: ‘Dobbiamo rifinire gli ultimi dettagli’

È un Luigi Di Maio dal volto serio ma abbastanza disteso quello che, inseguito dal circo mediatico di giornalisti e cameraman, esce dall’Hotel President di Milano, dove si è appena concluso un incontro di circa tre ore con Matteo Salvini. “Dobbiamo rifinire tutti i dettagli quindi diamo il massimo fino all’ultimo minuto – riferisce il leader M5S alla stampa - Ho incontrato Salvini ed è stato un incontro che è servito a rifinire gli ultimi dettagli di questo governo. Domani si va al Colle , spero, ci deve convocare il presidente”.

I punti del contratto di governo già approvati

Come già accennato, l’accordo sui principali punti del contratto di governo tra M5S e Lega sembra ormai chiuso.

Ci sarà il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia grillino, senza limiti temporali, ma introdotto solo dopo la necessaria riforma dei centri per l’impiego. Via libera al superamento della legge Fornero attraverso l’introduzione della formula ‘quota 100’. I leghisti portano a casa anche la flat tax, con due aliquote al 15 e al 20%.

Verranno istituiti due nuovi ministeri: quello alla Disabilità (tanto caro a Salvini) e quello al Turismo. Per quanto riguarda il diritto all’istruzione e la tutela dei minori, previsti asili nido gratuiti, l’Iva a zero sui prodotti per l’infanzia e concorsi scolastici su base regionale. Su pressione pentastellata, il tema dell’acqua pubblica sale in cima alle priorità del nuovo esecutivo.

Più edulcorato, invece, anche se ancora presente, il tema del conflitto di interessi. Contratto di governo che prevede anche taglio dei costi della Politica, riduzione dei parlamentari, politiche per la famiglia.

I nodi da sciogliere

Tra i temi ancora rimasti senza risposta c’è, naturalmente, quello dei nomi del premier e dei ministri del governo M5S-Lega. Dubbi che, però, dovrebbero essere sciolti entro poche ore, quando il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, convocherà Salvini e Di Maio al Quirinale. Per quanto riguarda il programma, invece, resta ancora sul tavolo la questione banche. Delicato anche il capitolo infrastrutture, vista la nota contrapposizione dei pentastellati ad alcune grandi opere come la linea ferroviaria Tav in Piemonte e il gasdotto Tap in Puglia. Quadra da trovare, infine, anche per definire i rapporti dell’esecutivo giallo-verde con l’Europa.