Secondo quanto riportato dall'edizione online quotidiano Libero, che cita fonti definite “vicinissime” a Vladimir Putin riportate dall’Agenzia di stampa Ansa, il presidente della Federazione Russa avrebbe accolto con soddisfazione la notizia che nel contratto di governo appena firmato da Movimento 5 Stelle e Lega c’è la proposta di ritirare le sanzioni economiche contro il suo paese, che la comunità internazionale a guida Usa ha imposto dopo lo scoppio della guerra civile in Uraina. La notizia al momento non è confermata, visto che Putin non si è presentato direttamente di fronte alle telecamere e non ha rilasciato alcuna intervista al riguardo.

Ma, intanto, la questione del ritiro delle sanzioni alla Russia fa discutere.

Il commento di Putin

Dunque, come accennato nel paragrafo precedente, l’entourage di Vladimir Putin avrebbe accolto come un “buon segno” il tema del ritiro delle sanzioni alla Russia proposto da Matteo Salvini e accettato di buon grado da Luigi Di Maio. Dal Cremlino avrebbero, però, anche aggiunto che, a partire da domani, l’Italia “sarà chiamata a uno sforzo maggiore in sede europea” per riuscire ad ottenere il suo scopo. Obiettivo non certo facile, considerata la dura opposizione ad una ‘pacificazione commerciale’ con la Russia praticata dagli Stati Uniti e dai suoi alleati europei. Anche se da oggi Putin potrebbe contare sull’appoggio del nascente governo italiano.

Ritiro delle sanzioni alla Russia previsto nel contratto di governo M5S-Lega

Indipendentemente dalle reazioni di Vladimir Putin ancora da verificare, comunque, il contratto di governo tra M5S e Lega, nella sezione dedicata alla Politica estera, prevede testualmente il ritorno alla “centralità dell’interesse nazionale” e al “principio di non ingerenza negli affari interni dei singoli Stati”.

Insomma, anche se il governo giallo-verde conferma l’appartenenza alla Nato e l’alleanza privilegiata con gli Usa, pentastellati e leghisti mettono nero su bianco la “apertura” alla Russia che deve essere percepita “non come una minaccia”, ma come un “partner economico e commerciale”. Dunque, Movimento 5 Stelle e Lega ritengono opportuno il “ritiro immediato delle sanzioni imposte” e la riabilitazione della Russia al rango di “interlocutore strategico” anche nella lotta al terrorismo islamico, considerato l’unica vera minaccia per l’Occidente.