Il presidente del consiglio incaricato non è ancora uscito dal colloquio con il presidente Mattarella quando Matteo Salvini sale sul palco di Terni. Un intervento di quindici minuti che sa di campagna elettorale: sovranità popolare, immigrazione ed Europa, questi i temi affrontati dal leader del centrodestra.

La difesa di Savona

Subito Salvini parte parlando della candidatura di Savona a ministro dell'Economia: "Se ci sono ministri pronti a sedersi al tavolo europeo e a difendere gli interessi degli italiani allora il governo con la Lega si fa, altrimenti no.

Se questo non si può fare l'unica cosa da fare è dare la parola agli italiani e farli decidere. Se il signor Savona non può fare il ministro dell'economia perchè mette in dubbio le rigide regole imposte dall'Europa e dunque non sta simpatico a Berlino allora significa che è un buon ministro. Se andiamo al governo porteremo il professor Savona".

'Mai più schiavi'

Seguita alla ferma difesa di Savona arriva il duro attacco al Colle: "Per quanto ci riguarda noi ce l'abbiamo messa tutta per far nascere questo governo, se qualcuno si è preso la responsabilità di fermarlo lo vada a spiegare a 60 milioni di italiani". Un post su Facebook, immediatamente dopo le parole di Mattarella, mette nero su bianco il pensiero di Salvini: "Qualcuno ha deciso di dire no a questo governo.

Non saremo mai più schiavi di nessuno, questo paese non è una colonia".

Il tema sbarchi

Non poteva mancare l'argomento immigrazione. Durante il comizio, Matteo Salvini, è tornato a parlare di vera e propria "invasione", la posizione della Lega resta sempre la stessa: "Noi vogliamo un governo che fermi questa invasione. Gli sbarchi, a differenza di quanto detto negli ultimi mesi, sono ripresi eccome: nelle ultime ore ne sono arrivati a migliaia.

Forse qualcuno ci ha presi in giro".

L'ultimo attacco

Subito dopo l'intervento a La7, il leader della Lega ha affidato a Facebook i suoi ultimi pensieri. Riferendosi al presidente della Repubblica, il leader del Carroccio ha dichiarato: "Non mi rappresenta, ha rappresentato gli interessi dell'Europa, non dell'Italia". Parole poco tenere anche per Silvio Berlusconi: non è piaciuta la difesa di Mattarella da parte del 'Cavaliere'.

Infine l'augurio di avere al più presto una data per nuove elezioni: "La Lega vuole al più presto una data per il voto, altrimenti andiamo a Roma sul serio questa volta. Non ci fermeranno la prossima volta".