Sono passate sole poche ore dalla fine del Vertice Europeo, ma le parole di Emmanuel Macron hanno già smorzato l'entusiasmo di Giuseppe Conte il quale si era detto contento del risultato ottenuto per l'Italia. Il presidente francese ha, infatti, ribadito che la Francia non è un Paese di primo approdo per i flussi migratori e non è quindi tenuta a costruire centri d'accoglienza sul proprio territorio, cosa che invece spetta a Paesi come Italia e Spagna. Conte ha però smentito affermando che le parole di Macron sarebbero state dettate dalla stanchezza.

La Francia insiste sul trattato di Dublino

Al suo arrivo al secondo appuntamento del Consiglio europeo a Bruxelles, Macron si è detto soddisfatto degli accordi raggiunti fra i paesi membri dell'UE. Accordi che dimostrano, secondo il Presidente della Repubblica Francese, responsabilità e solidarietà dei vari Stati europei nei confronti della Crisi Migratoria. Il capo dell'Eliseo ha detto di aver accettato l'accordo secondo cui le responsabilità organizzative ed economiche per la gestione dei centri di accoglienza vengano divise fra i vari Paesi dell'UE, ma ha escluso la possibilità che questi si possano aprire nel territorio francese. In merito, ha infatti ribadito la necessità di rispettare ll trattato di Dublino [VIDEO], in particolare la regola che stabilisce che i centri di accoglienza per i migranti vadano costruiti solo nei Paesi di primo approdo.

"Spetta poi ai Paesi ospitanti decidere sull'apertura o meno di tali centri", aggiunge. Non dello stesso avviso era stato Conte che, durante il vertice, aveva inserito la Francia fra i Paesi candidabili per la costruzione dei centri. Regna ancora una certa confusione, quindi, sulle modalità di lettura dei trattati e, se si aggiunge la discrezionalità di cui gode ogni Paese nello scegliere se accogliere o no i migranti sui propri territori, non esistono ancora certezze su come verrà gestita la crisi migratoria in atto.

Le parole di Conte

"Macron? Era stanco. Lo smentisco". Così ha risposto il premier italiano in un'intervista. Conte ha dunque smentito le parole di Macron aggiungendo inoltre che, durante le trattative, non si era fatta distinzione fra un Paese di primo transito con uno di secondo transito. Il presidente del Consiglio ha poi risposto su un possibile accordo con la Germania smentendo una 'alleanza particolare' con la Merkel e aggiungendo di aver solo chiarito con la Cancelliera che, durante il Consiglio, avrebbe preso accordi innanzitutto sui movimenti primari di flussi migratori e solo successivamente sui movimenti secondari, cioè gli accordi che regolano il transito dei migranti da un paese all'altro dell'UE.

Parole poi confermate anche da Angela Merkel che afferma di comprendere la situazione italiana [VIDEO] e la necessità per il governo di Roma di trattare principalmente sulle tematiche della fase iniziale dei flussi migratori.

Dubbi sui risultati raggiunti dall'Italia al vertice

Non sembrano poi così entusiasmanti i risultati raggiunti dall'Italia al Vertice Europeo, la quale non ottiene, di fatto, la tanto sperata ridistribuzione obbligatoria dei migranti fra i vari Paesi Europei ma solo quella volontaria. Quest'ultimo accordo, più che una vittoria italiana, sembrerebbe infatti una vittoria soprattutto per quei Paesi che hanno sempre chiuso le porte ai flussi migratori come l'Ungheria. Inoltre l'italia, secondo gli accordi presi, si vedrà costretta ad aprire nuovi centri di accoglienza e ad accettare anche i ritorni nel nostro Paese dei rifuguati scappati in Germania e Austria.

Storce un pò il naso, infatti, Matteo Salvini, in contrapposizione all'ottimismo di Conte, tanto da dichiarare di non fidarsi delle parole, ma di aspettare i fatti, anche se poco dopo cambia tono rilasciando una nota e scrivendo: "Finalmente l'Europa è stata costretta ad accettare la discussione su una nostra proposta. Complimenti a Conte".