Intervistato dal Corriere della Sera, il direttore della rivista di gossip Chi e noto opinionista televisivo, Alfonso Signorini, dice la sua sui diritti dei gay in Italia e sugli errori che, a suo modo di vedere, sta commettendo la Lega di Matteo Salvini al governo. Signorini, che è dichiaratamente omosessuale, confessa di desiderare un figlio anche lui, anche se ammette che non accetterebbe mai di averlo mediante la pratica dell’utero in affitto. L’unica soluzione praticabile, secondo lui, è l’adozione, sia per le coppie gay, sia per le persone single.

L’intervista di Signorini al Corriere e l’elogio del sottosegretario M5S Spadafora

Intervistato da Alessandra Aracri, il direttore della rivista Chi, pubblicata dalla berlusconiana Mondadori, entra subito nel vivo della questione dei diritti civili, in particolar modo di quelli degli omosessuali. Il governo, secondo lui, sta facendo solo “confusione”. Da una parte, spiega Signorini, c’è chi, come il sottosegretario alle Pari Opportunità in quota M5S, Vincenzo Spadafora, pronuncia parole “che non possono non essere condivise. Il ‘re del gossip’ italiano si riferisce alla partecipazione di Spadafora al Gay Pride di Milano, tenutosi sabato scorso, nel corso del quale il sottosegretario ha manifestato il sostegno del governo alla comunità lgbt e promesso che “l’Italia non tornerà indietro” e non si perderanno i “diritti conquistati”.

Il direttore di Chi contro la Lega

Dall’altra parte della barricata di governo, però, precisa Alfonso Signorini, c’è il ministro della Famiglia, il leghista Lorenzo Fontana, il quale, giudicando quello di Spadafora un intervento “a titolo personale”, ha ribadito che le famiglie gay non esistono, dando dignità solo alle famiglie cosiddette ‘tradizionali’.

Visione supportata dallo stesso leader della Lega, Matteo Salvini, secondo il quale la famiglia è soltanto quella “formata da una mamma e da un papà. Ma per Signorini si sta parlando di diritti ormai intoccabili, perché conquistati dopo anni di dure lotte, quindi è l’opinione leghista a dover essere considerata “personale”.

Adozioni per tutti, coppie gay e single

Sullo scottante tema delle adozioni delle coppie omosessuali, Signorini ha un’idea ben precisa. A suo modo di vedere le adozioni devono essere consentite a “tutti”, anche ai “single” e alle “coppie gay”. Adottare un figlio è anche il sogno dello stesso direttore di Chi, il quale, però, tiene a precisare di essere totalmente contrario ad usufruire della pratica dell’utero in affitto per ottenere il suo scopo, perché non sarebbe “nelle mie corde”, anche se non si sente di giudicare chi vi ha fatto ricorso per avere un bambino. Insomma, l’obiettivo di Signorini è quello di “vivere in uno Stato dove una coppia gay che ha il desiderio di adottare un bambino lo possa fare, semplicemente”.