Luigi di Maio e il Movimento Cinque Stelle, prima di allearsi con la Lega o eventualmente il Pd, avevano posto due condizioni: "Mai con Berlusconi e con Renzi". Parole che devano l'idea di quanto alta potesse essere l'acredine da parte del partito pentastellato nei confronti di due figure viste, da sempre, come il fumo negli occhi dai grillini. L'arrivo al Governo del M5S non ha spostato di una virgola il pensiero e, nelle ultime ore, la conferma arriva dalle parole del Ministro del Lavoro che, seppur con ironia, non usa giri di parole per manifestare, ancora una volta, la poca simpatia nei confronti del Cavaliere.

Di Maio smentisce chi parla di governo che attua programma di centro-destra

Nei giorni scorsi la figura di Berlusconi e il ruolo di Forza Italia sono tornati in auge per via di un incontro tra l'ex premier e Matteo Salvini. Una riunione in cui si è provato a capire se esiste ancora un centro destra formato dalla Lega e dall'ex partito egemone del centro-destra italiano. Le risposte fornite, almeno pubblicamente, sono state positive. Secondo Luigi Di Maio c'è addirittura chi, da parte forzista, sostiene che successivamente al vertice a tre con Fratelli D'Italia si sia giunti alla conclusione che il Governo Conte applicherà il governo proveniente dal progetto politico della destra. Ed è proprio a queste congetture che il Ministro risponde in maniera piccata in direzione Cavaliere 'Legge anti-corruzione, taglio dei vitalizi e pensioni d'oro, tutte cose che hanno fatto venire un coccolone a Silvio Berlusconi".

Parole non certo tenere, ma che confermano quanto il rapporto tra i due sia teso. Non si dimentichi come, in campagna elettorale, il leader di Forza Italia non abbia avuto particolare remore nel disprezzare il politico Di Maio elencando quelle che sono state le sue esperienze lavorative ed accademiche.

La reazione piccata di Forza Italia e la posizione scomoda di Salvini

A scendere in campo in difesa di Silvio Berlusconi è arrivato Giorgio Mulè di Forza Italia che ha parlato di un Di Maio che: "messo all'angolo, straparla". La posizione più scomoda, in questa fase, potrebbe essere quella di Matteo Salvini. Da un lato deve mantenere unito un Governo formato da due diverse anime, dall'altro deve lavorare affinché non si disgreghi un centro-destra che non vede di buon occhio l'alleanza della Lega con il Movimento Cinque Stelle. Gli scenari politici, tuttavia, sembrano essere in costante evoluzione.