Al Forum Ambrosetti di Cernobbio, in provincia di Como, il leader del Carroccio, Matteo Salvini, è intervenuto parlando dei prossimi obiettivi di Governo. L'attuale Ministro dell'Interno si è soffermato, in particolare, sulla manovra Finanziaria e sulla questione migratoria: "Ci stiamo preparando ad una manovra basata sulla crescita. Rispettosa, per carità di Dio, dei parametri e dei vincoli europei. Ormai ho capito che ogni mattina prima di chiamare i miei figli devo guardare come sta lo spread", ci scherza su.
Salvini: 'L'austerity non ha ridotto il deficit nazionale'
"Prendo atto del fatto che negli ultimi cinque anni le politiche di austerità, non esattamente fondate sulla crescita, hanno portato ad un incremento del debito pubblico di 253 miliardi di euro. Quindi l'austerity, che doveva servirci a ridurre il debito pubblico, inspiegabilmente ha aumentato il debito a carico dei nostri figli. Quindi se dopo anni di risultati negativi provo a cambiare politiche economiche, mettendo la crescita davanti ad altri ragionamenti, forse riuscirò ad ottenere un risultato diverso", ha spiegato.
Salvini: 'Un'immigrazione qualificata, limitata, controllata'
"Tutti i ministri dei vari Paesi non solo europei ma anche di altri continenti che ho incontrato, mi dimostrano che un'immigrazione qualificata, limitata, positiva, controllata è un valore aggiunto per la società ospitante.
La politica canadese, svizzera, australiana di selezione, di merito e di priorità, porta valore aggiunto a chi arriva e a chi ospita. I numeri dicono che noi negli ultimi anni solo via mare abbiamo accolto 713.000 persone. E quando accogli un numero del genere in un periodo di crisi economica, non fai il bene né di queste persone né del Paese ospitante.
La mia missione è quella di ridurre il numero di partenze e di morti. Nel 2014 furono 3500 i morti; nel 2015, 3700; dal 2016 al 2017, più di 8000 morti. Quest'anno meno di 1500. Non occorre uno scienziato per intuire che meno ne partono, meno ne muoiono. E noi teniamo alla vita". Il leader del Carroccio ha anche analizzato i numeri dell'economia legati al flusso migratorio: "La comunità italiana spende per il mantenimento dei migranti la bellezza di 5 miliardi l'anno, di cui solo il 10% è coperto dai fondi europei.
Quindi se il trend rimarrà invariato, gli sbarchi fino alla fine dell'anno si ridurranno di oltre l'80%, per un risparmio di oltre 1,5 miliardi di euro. Cifre che si trasformeranno in spese per investimenti e, in particolare, per l'assunzione di oltre 10.000 uomini e donne delle forze dell'ordine", ha concluso.