Rocco Casalino può essere considerato un pioniere della comunicazione. Era il 2000 e fu uno dei celeberrimi concorrenti della prima edizione del Grande Fratello, all'alba di quella che sarebbe stata un'epoca televisiva segnata dai reality show. Da personaggio televisivo sulla cresta dell'onda è riuscito a costruirsi una nuova vita da giornalista e, aderendo al 2011 al Movimento Cinque Stelle ne è diventato uno dei maggiori esponenti in ambito comunicativo. Uno specialista al servizio del Movimento Cinque Stelle prima e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Una competenza che lo Stato italiano paga bene, considerato che al giorno d'oggi la comunicazione è una componente importante di qualsiasi attività, quella politica soprattutto. 169 mila euro annui lordi io rendono il più pagato tra i collaboratori della Presidenza del Consiglio. Tuttavia, prima di gridare allo scandalo e di demonizzare il "Governo del cambiamento" occorre sottolineare che non si tratta di una prima volta in cui un "esperti di comunicazione" si trova a guadagnare più del premier. Era già successo ai tempi di Renzi, in cui il suo collaboratore Sensi viaggiava a cifre più cospicue rispetto al capo dell'esecutivo.

Lo stipendio di Casalino è composto da più voci

I compensi di Rocco Casalino nascono dalla somma di più voci che generano il totale.

91mila euro rappresentano il trattamento economico di base, a cui vanno aggiunti 59mila euro di compensi accessori e 18mila euro di indennità. Non servono calcoli complicati per giungere alla conclusione che l'ex Grande Fratello si porta a casa poco meno di centosettamila euro annui. Una cifra importante e sensibilmente superiore a quella che finisce nelle tasche del Presidente del Consiglio Conte (114mila euro).

La scelta di pubblicare gli stipendi si inquadra, seppur in ritardo, nel mantenere fede a quella che è la "legge sulla trasparenza". Attualmente e in attesa di conoscere tutti i compensi, si può arrivare alla conclusione che crescono e sono destinate a farlo sempre di più le spese che ciascun Governo riserva a chi si occupa di comunicazione.

Diversi pentastellati con "ottimi" compensi

In attesa di capire se anche gli stipendi statali degli esponenti del M5S vengano incassati solo per metà e, come nel caso dei parlamentari, siano versati in un fondo che il partito mette a disposizione della collettività, L'Espresso segnala altri pentastellati con robuste "buste paga". Ad esempio: Piero Dettori, responsabile della comunicazione e dei social del vicepremier Di Maio e del Ministero dell'Interno, percepisce 130.000 euro, il vice capo della stessa segreteria è Massimo Bugani con un compenso che sarebbe di 80.000 euro. Stipendi che, come accade in questi casi, sono destinati a far discutere.