''La folle manovra degli italiani è a spese della Germania: perché dobbiamo pagare noi per i ricchi italiani?''. A scriverlo è Alice Weidel (AfD), parlando a nome del suo partito e difendendo gli interessi del proprio Paese. Dopo il monito di Sebastian Kurz, anche l'estrema destra tedesca boccia la manovra italiana, facendo scricchiolare l'asse sovranista. I vicepremier Matteo Salvini e Luigi di Maio, però, non intendono cedere di fronte ai vincoli di bilancio europei.

I 'no' di Weidel e Kurz

Alice Weidel sembra sicura del fatto che la manovra arrecherà svantaggio alla Germania e che porterà ad un ulteriore indebitamento.

''L'Italia - spiega la presidente di Alternative für Deutschland - si affida alla solidarietà europea e al fatto che la BCE annulli i suoi debiti obbligazionari. In questo modo sarà ancora una volta la Germania a pagare''. L'esponente ha criticato il ministro dell'Interno Matteo Salvini, per la sua ferrea difesa del documento presentato e poi bocciato dalla Commissione Europea. Secondo Weidel, la combinazione tra riforma delle pensioni, reddito di cittadinanza e flat tax costituisce un ''atto di beneficenza da Stato sociale che altri Paesi membri non osano neanche sognare''. Infine, fa notare che il debito italiano è alto e difficilmente compensabile, oltre che aggravato dallo spostamento di capitali verso l'estero.

Solo pochi giorni fa, prima che Bruxelles si esprimesse formalmente, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz non si era detto favorevole alla proposta che l'Italia aveva presentato. ''La Commissione Europea deve respingere la manovra italiana - aveva affermato il cancelliere - non siamo disposti a pagare i debiti degli altri Stati''.

Sulla stessa linea anche il ministro dell'economia austriaco Hartwig Loeger: se l'Italia rimanesse impunita dopo aver violato le regole dell'Unione, gli altri Paesi si sentirebbero legittimati a fare altrettanto.

Salvini e Di Maio: 'Manovra non si cambia'

Nonostante le critiche, i detentori del contratto di governo non sembrano intenzionati ad apportare modifiche.

La soglia del 2,4% di deficit non verrà abbassata, né si rinuncerà a quanto promesso fino ad oggi. Ad assicurarlo è il leader dei Cinque Stelle Luigi Di Maio. "Siamo uno Stato sovrano" ha dichiarato il vicepremier, che incolpa delle presunte false notizie sull'Italia di agitare i mercati. Stessa determinazione anche da parte del leader della Lega. ''Noi siamo qua per migliorare la vita degli italiani - ha ribadito Matteo Salvini - La bocciatura di Bruxelles mi sembra un attacco all'economia italiana. Qualcuno vuole comprare le nostre aziende sottocosto. Andiamo avanti. Non cambiamo qualcosa a causa della letterina''.