Matteo Salvini, da sempre fiero di aver messo in piedi un governo con i 5 Stelle, comincia a innervosirsi con l'alleato Di Maio. "Prima montano la panna e poi non fanno proposte" si sfoga Salvini, Conte nel frattempo tenta di ricucire lo strappo gettando acqua sul fuoco. Il Consiglio di Ministri avrà luogo in giornata e si prospetta un pomeriggio di tensione tra i due vicepremier.

Salvini arrabbiato con Di Maio

A chi chiede a Salvini se pensa che il governo durerà lui risponde: "Io sono un pescatore, il nonno mi ha insegnato a non mollare mai", smontando così che ci sia un crisi di governo in atto.

Salvini, spiega al Corriere della Sera, che nei comizi la gente gli chiede di tenere duro e non arrendersi ma non nasconde che le congetture di Di Maio sulla famosa "manina" non le digerisce affatto. Il vicepremier leghista si trovava a Mosca ad un incontro di Confindustria, il premier Conte in Commissione Europea a spiegare la manovra ai commissari e Di Maio "in Tv a riferire di manine misteriose...che andrà in procura, nel frattempo lo spread sale a 340".

Riguardo al tema condono, per il quale i 5 Stelle si sono innervositi con l'alleato leghista, Salvini taglia corto: "Ma che mi frega del condono?", affermando di non essere stato votato per fare il condono. Il leader del Carroccio ha dichiarato di essere intenzionato a riscrivere da zero il decreto, di stralciare quello vecchio per uno nuovo, ma senza "passare per scemo".

Gli elettori leghisti chiedono a Salvini di tenere duro e così lui pare voler fare: a Cernobbio (ospite di Coldiretti) getta acqua sul fuoco e ribadisce che il governo andrà comunque avanti, nonostante i commissari europei, le agenzie del rating e anche qualche incomprensione con i 5 Stelle: a tale proposito il vicepremier dice di fare "esercizi di yoga" per superarli.

Conte getta acqua sul fuoco

Il premier Giuseppe Conte, su Il Fatto Quotidiano, tenta intanto di ricucire i rapporti tra le due formazioni: "La crisi di governo non è affatto nell'ordine delle cose" ha annunciato Conte, ribadendo che non sarà un passaggio critico a mettere in discussione ciò che stanno facendo per il Paese. Il premier ha poi continuato dichiarando che sia la Lega che i 5 Stelle hanno a cuore l'interesse negli italiani onesti e che entrambi vogliono perseguire i disonesti.

Il governo si riunirà in Consiglio dei Ministri nuovamente nelle prossime ore per chiarire nel decreto fiscale l'intenzione di dare un assist ai contribuenti onesti senza però fare alcun favore agli evasori.