Il Movimento Cinque Stelle, ispirato da Beppe Grillo, è arrivato sulla scena politica con l'idea di cambiare quello che, per anni, è stato ciò che hanno combattuto. Il riferimento va a parlamentari che, oltre a godersi stipendi troppo elevati e vitalizi ingiustificati secondo il loro pensiero, hanno fatto della carriera politica un'autentica professione. Adesso che il partito pentastellato, secondo i sondaggi, contende alla Lega il titolo di partito più influente tra le fila dell'elettorato, in molti attendono al varco Di Maio e compagni rispetto alla possibilità che possano non mantenere fede a quelli che sono stati strumenti di propaganda e ottenimento del consenso.
Le donazioni alle vittime del M5S
L'idea che gli esponenti del Movimento Cinque Stelle predichino bene e non razzolino male è, al momento, data dal fatto che sia in questa che nella precedente legislatura i parlamentari grillini si dimezzano lo stipendio e devolvono metà per il bene dei cittadini. Solo un paio di giorni fa Luigi Di Maio aveva annunciato che circa due milioni di euro sarebbero stati donati dal partito dalla Protezione Civile, in campo per aiutare le popolazioni colpite dal maltempo. Due milioni di euro frutto della decurtazione dei salari di deputati e senatori grillini da luglio a settembre. Oggi, però, il ministro del Lavoro è un politico affermato e la curiosità principale potrebbe essere quella relativa al fatto se davvero anche lui rispetterà la cosiddetta "regola del doppio mandato".
Di Maio la prende larga, ma alla fine risponde
Essere eletti due volte, secondo le norme del M5S, rappresenta il limite ultimo dell'esperienza politica di ciascun militante. A esporre la curiosità all'attuale ministro del Lavoro sono giornalisti Luca Sommi ed Andrea Scanzi. I due conducono la trasmissione "Accordi e Disaccordi", talk show politico del venerdì sera in onda su "Nove".
Di Maio, incalzato dalla questione, inizialmente prova a prenderla alla larga sottolineando l'importanza dell'attuale esperienza politica di questo governo che potrebbe portare gli italiani a vivere in un paese migliore. Il leader del M5S coglie l'occasione per sottolineare il suo impegno e l'investimento dell'esecutivo nelle innovazioni e nelle nuove tecnologie.
Evidentemente non soddisfatti della risposta, i due conduttori, alla fine, ottengono la replica che volevano: 'C'è una regola dei due mandati, come capo politico del M5S non ho in previsione di modificare alcuna regola".