L'Italia, non è un mistero, ha rischiato di andare allo scontro con l'Unione Europea. La necessità di innalzare il deficit era il risultato della scelta di inserire in manovra, già nel 2019, la misura Quota 100 per le pensioni e soprattutto il reddito di cittadinanza. Un'autentica ossessione per il Movimento Cinque Stelle, al punto che la scena in cui Luigi Di Maio esulta dal balcone per aver abolito la "povertà" è diventato un cult e quasi un motivo di scherno per le opposizioni. C'è chi, però, come il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, tiene particolarmente a esprimere la sua posizione di sostegno nei confronti del capo politico grillino, oggi ministro del Lavoro.

Conte sostiene il reddito di cittadinanza

Conte ha avuto modo di sottolineare come il reddito di cittadinanza, seppur osteggiato a livello politico dalle opposizioni, rappresenti una cosa di cui è orgoglioso. Si tratterebbe, secondo le sue idee, di uno strumento che allinea l'Italia a tante democrazie avanzate. "C'è un po' dappertutto - rivela - soprattutto in Europa". A quel punto il presidente del Consiglio sposta il focus sul ministro del Lavoro. "Alcuni di voi - evidenzia in conferenza stampa - hanno crocifisso Luigi Di Maio quando si è affacciato al balcone. Avete evocato dittature. Quella era la genuina immagine di chi, esponente di una forza politica, si è battuto per anni per questa misura di civiltà sociale.

Lo posso dire? Civiltà sociale, misura di equità sociale".

Il premier non dimentica le accuse a Di Maio

Sempre partendo da quel balcone, il premier ricorda quali evocazioni ci siano state rispetto all'affacciarsi del leader del Movimento Cinque Stelle: "Oscure figure del nostro passato, che non vogliamo che ritornino. Siete stati - evidenzia - capaci di rievocarle soltanto perché questa misura è stata deliberata dopo che per anni era stato il manifesto programmatico di una forza politica".

Poi le lodi al capo politico grillino si fanno ancora più nette: "Allora - sottollinea - io plaudo alla forza con cui Luigi Di Maio ha portato avanti questa battaglia, quando tutti erano contrari. L'ha portata nel contratto di governo, l'ho conosciuta prima di sottoscriverlo e ho apprezzato. Anzi è una delle motivazioni che mi ha spinto ad accettare, da studioso e da avvocato". Rivelazioni importanti che sottolineano quanto le posizioni del premier di un governo fortemente eterogeneo siano, al momento, ben allineate con quelle del M5S.