Per la quarta volta dall'inizio del suo mandato Sergio Mattarella ha tracciato il bilancio dell'anno che sta per concludersi e augurato agli italiani un 2019 di prosperità e salute. Una tradizione 'inaugurata' nel 1949 dall'allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Da quel momento nessun Capo dello Stato ha saltato l'appuntamento della sera di San Silvestro con Francesco Cossiga che è passato alla storia per il discorso più breve. Appena tre minuti nel 1991 con il giurista in aperta polemica con il Partito Comunista per il caso Gladio. "Tempi e abitudini cambiano ma quest'appuntamento, nato con il il presidente Einaudi, non è un semplice atto formale" - ha esordito Mattarella che ha rimarcato la solennità e l'importanza del messaggio di fine anno.
"La vicinanza e l'affetto che avverto di sovente la interpreto come il desiderio di sentirsi comunità. Ciascuno di noi è protagonista del futuro del nostro paese. So che alcuni diranno che è retorica dei buoni sentimenti e che c'è bisogno di maggiore sicurezza". In tal senso il Presidente della Repubblica ha riferito che non sono ammissibili zone franche "dove la legge non è rispettata e i cittadini si sentono soli".
Il sogno di 'Felicizia' e l'affondo sui teppisti
Un pensiero anche per i pensionati: "Dobbiamo trasmettere serenità anche a chi va in pensione dopo una vita di sacrifici". Mattarella ha ricordato l'incontro con alcuni bambini a Torino: "Mi hanno consegnato la cittadinanza di un luogo immaginario chiamato Felicizia.
Dobbiamo guardarci dal confinare i sogni e i buoni sentimenti alla stagione dell'infanzia". Il Capo dello Stato ha ricordato l'impegno di volontari e associazioni. "Il nostro è un paese ricco di solidarietà, spesso volontari e associazioni sono intervenuti molto prima delle istituzioni. Vanno evitate Tasse contro la bontà".
Non è mancato un passaggio sugli episodi di violenza verificatisi in occasione di Inter-Napoli. "Il modello dell'Italia non sarà mai quello violento degli ultrà, degli estremisti travestiti da teppisti che alimentano un odio settario: lo sport è un'altra cosa". Mattarella ha sottolineato che sono tante le questioni da risolvere.
"Dalla mancanza di lavoro, arrivata a livello intollerabili, alle carenze delle infrastrutture fino alle ferite del nostro territorio".
Il Presidente della Repubblica ha ricordato che soltanto il lavoro tenace e coerente produce risultati concreti. Significativo anche il passaggio sulla Legge di Bilancio appena promulgata. "Aver scongiurato una procedura d'infrazione è un elemento che rafforza la fiducia".
Legge di Bilancio e l'aneddoto sulla signora Anna
Il Capo della Stato ha evidenziato anche il mancato dialogo con le parti sociali e l'esigenza di un'attenta e opportuna verifica dei contenuti del provvedimento. "All'interno dell'Unione Europea dovremo essere voce autorevole". Mattarella ha ricordato Antonio Megalizzi, tragicamente scomparso nell'attentato di Strasburgo, rimarcando il suo grande impegno per un'Europa con meno confini e più giustizia.
Da qui il passaggio sulle prossime elezioni europee e l'augurio che la prossima campagna elettorale si svolga con serenità e sia l'occasione di un serio confronto. Toccante l'aneddoto relativo ad un episodio verificatosi il giorno di Natale.
"Una signora novantenne ha chiamato i carabinieri perché si sentiva sola ed aveva bisogno di compagnia. La signora Anna ha ricevuto la calda visita dell'Arma, a lei ed alle persone che si sentono sole rivolgo il mio affettuoso saluto".