Giornata convulsa quella di ieri, 21 dicembre, in Senato. L’attesa era tutta per il maxi emendamento alla legge di bilancio che, una volta votato, avrebbe dovuto chiudere l’iter legislativo della manovra economica del governo formato da M5S e Lega. L’annuncio dello slittamento della presentazione del provvedimento, che verrà invece approvato con un voto di fiducia, ha scatenato una vera e propria crisi isterica collettiva nelle opposizioni (Pd e Forza Italia). I più esagitati in favore di telecamera sono apparsi i rispettivi capigruppo dei Dem e degli Azzurri, Andrea Marcucci e Anna Maria Bernini.

I due gruppi parlamentari hanno inscenato pure finte occupazioni dell’aula di Palazzo Madama e girate di spalle nei confronti dei banchi della presidenza. A rendere ancora più teatrale la scena ci si è messa pure Emma Bonino, scoppiata in un pianto ‘democratico’ (anche se lei nega le lacrime) contro il presunto furto di democrazia. Ad appoggiarla anche l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha parlato di Parlamento umiliato.

Il pianto di Emma Bonino: ‘Democrazia liberale in pericolo, peggio di quando c’era Berlusconi’

Sangue e mer*a ieri in Senato durante la discussione della legge di bilancio. Nonostante la furiosa bagarre scoppiata nell’aula, a rubare la scena è stata Emma Bonino.

La senatrice di Più Europa, in passato protagonista di coraggiose battaglie di libertà al fianco di Marco Pannella, si è talmente innervosita durante il suo intervento da arrivare alle lacrime, riprese dalle numerose telecamere presenti. “Non avete il senso delle istituzioni”, ha gridato la ex pasionaria Radicale rivolgendosi ai banchi del governo e accusandolo di aver ridotto il Parlamento a una “farsa” dopo averlo esautorato e umiliato.

La Bonino ha anche minacciato di non partecipare al voto. A quel punto, dalla parte dell’emiciclo riservata ai senatori della maggioranza, si sono alzate grida di protesta e invettive. Lei allora non ha retto alla tensione e si è emozionata visibilmente, costretta a mettersi le mani davanti alla bocca e ad asciugarsi gli occhi.

In una successiva intervista, infine, la senatrice ha addirittura rincarato la dose parlando di “democrazia liberale in pericolo” peggio che con Berlusconi.

Il soccorso di Giorgio Napolitano

Insomma, un’invettiva durissima quella pronunciata da Emma Bonino. Accuse che hanno trovato subito terreno fertile tra gli storici oppositori dell’esecutivo gialloverde. Tra questi, anche il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano il quale, secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa questa mattina, non avrebbe esitato a spezzare una lancia in favore dell’esile ed emaciata Emma. L’ex capo dello Stato ha fatto sapere, attraverso fonti a lui molto vicine, di condividere “profondamente l’allarme espresso dalla senatrice Bonino per l’umiliante condizione riservata al Parlamento in occasione dell’esame della legge di bilancio”.