Intervistato da Radio Radicale, l'ex senatore del M5S Gregorio De Falco ha voluto esprimere le sue perplessità e tutta la sua contrarietà per il provvedimento di espulsione a suo carico, preso dal collegio dei probiviri del Movimento 5 Stelle. Intervistato da Lanfranco Palazzolo su questa faccenda particolarmente emblematica, l'ex esponente grillino ha dichiarato: "Non mi aspettavo questa decisione e questo provvedimento. Io credo che in questo modo si faccia il male del Movimento 5 Stelle nel confermare e nel sottoscrivere purtroppo che all'interno del movimento non ci possa essere alcun dialogo e alcun dissenso.

Il dissenso che è venuto fuori da parte mia per loro non è accettabile. Il problema non è l’accettazione del dissenso, ma la mancanza di dialogo e di confronto all'interno del Movimento 5 Stelle”.

De Falco: 'Sui voti e sulle opinioni dei parlamentari la Magistratura non ha voce in capitolo, figuriamoci un privato'

L'ex parlamentare dissidente del Movimento 5 Stelle ha poi motivato il proprio punto di vista, aggiungendo: "La Costituzione stabilisce che il parlamentare non può essere sanzionato in alcun modo per le opinioni espresse e per i voti dati, nell'ambito delle sue funzioni parlamentari. Non può essere sanzionato né dalla Magistratura se esprime un voto oppure un’opinione, figuriamoci da un privato o da un’associazione.

È vero che sulle decisioni all'interno di un gruppo politico bisogna venir fuori con una posizione unitaria. Ma questa posizione unitaria non può essere l'effetto di una decisione verticistica presa dal capo, il quale in questo caso è al contempo capo politico del M5S e ministro della Repubblica".

'Provvedimento ingiusto adottato per giunta da membri del Governo'

L'ex senatore grillino ha poi attaccato pesantemente il collegio dei probiviri del M5S per il provvedimento di espulsione a suo carico: "Questo provvedimento adottato è ingiusto, abnorme, illiberale, anche perché adottato da membri del Governo [tra i quali figura anche il ministro Fraccaro]".

Infine, Gregorio De Falco ha svelato un aneddoto sulla sua espulsione, concludendo il suo intervento ai microfoni di Radio Radicale dicendo: "L’effetto immediato riguardo la mia espulsione è stato l’esclusione dalle chat toscane del M5S e questo è avvenuto già il 14 novembre scorso. E dalle chat istituzionali il 31 dicembre scorso. E basta. Quindi il confronto non l'ho evitato io, io lo cerco".