Il nuovo anno si presenta con una nuova bomba innescata dentro il Partito Democratico. Usciti dimezzati dalle elezioni politiche del marzo 2018, i dirigenti del maggior partito politico della sinistra, oltre all'elezione di un nuovo segretario, dovranno fare i conti anche nel 2019 con la forte personalità di Matteo Renzi.
L'ex Presidente del Consiglio, intervistato dal settimanale 'Oggi' in edicola in questi giorni parla a 360 gradi delle sue esperienze passate e delle sue future ambizioni. Rivendicando con orgoglio quanto fatto durante i mille e passa giorni del suo governo, Renzi non solo si racconta, ma ne approfitta per criticare duramente l'attuale maggioranza a trazione gialloverde.
Di Battista deve farsi vedere da uno bravo, per non parlare di Salvini
Analizzando lo stravolgimento politico avvenuto dopo le ultime elezioni politiche, l'ex segretario del partito Democratico attribuisce la debacle sua e del partito anche e soprattutto a causa di troppe 'fake news' fatte circolare ad arte per danneggiare i membri degli ultimi esecutivi guidati dal centro sinistra. La sua unica colpa sarebbe stata quella di averle sottovalutate e non aver risposto in maniera determinata a quelli che lui definisce attacchi falsi e tendenziosi.
Anche per questi motivi definisce senza mezzi termini 'cialtroni' i componenti della nuova maggioranza. Nel mirino, soprattutto, due tra coloro che si sono distinti nel passato per averlo attaccato duramente: l'attuale Ministro dell'Interno Matteo Salvini e il leader del Movimento Cinquestelle Alessandro Di Battista che secondo lui, 'dovrebbe farsi andare a vedere da uno bravo'.
Renzi: 'Non mollo, non lascio il futuro a chi contesta i vaccini e fa i condoni. Al governo ci posso anche tornare'
Riguardo al proprio futuro, dopo essersi dichiarato fiero e soddisfatto della recente esperienza televisiva sulle bellezze artistiche di Firenze durante la quale ha indossato le vesti da conduttore e divulgatore, ha professato la sua intenzione di continuare la sua battaglia politica.
Attaccando l'attuale maggioranza, Renzi dichiara di non aver mollato di un solo centimetro, di non voler uscire dal Partito Democratico e di non aver perso l'obiettivo di tornare un giorno a Palazzo Chigi da presidente del Consiglio. Non intende lasciare il futuro a chi sostiene l'attuale maggioranza, composta, a suo dire, da chi contesta i vaccini e fa i condoni, e che sostiene che la cultura non sia importante.