Nonostante tutte le rassicurazioni arrivate nei giorni scorsi, anche dal diretto interessato, sembra che la tendenza sia cambiata. Come hanno evidenziato in una nota congiunta i capigruppo di Camera e Senato della Lega, processare Matteo Salvini significherebbe, di fatto, processare l'intero Governo. Non solo, ma le opposizioni hanno preso subito la palla al balzo. Il Senatore e ex Premier Matteo Renzi, tramite Twitter, ha annunciato che dopo aver letto attentamente le carte e "senza alcun pregiudizio ideologico" voterà a favore dell'autorizzazione a procedere contro Salvini.

Di conseguenza, esiste il rischio concreto che la maggioranza M5S - Lega si spacchi su questa vicenda.

Le motivazioni dei Cinquestelle

A spiegare il cambio di rotta all'interno del Movimento ci ha pensato il deputato pentastellato ed ex giornalista Sky Emilio Carelli che, come riferisce Repubblica, durante la trasmissione televisiva Agorà ha ribadito che la prassi del Movimento Cinque Stelle è quella di votare sì alle richieste di autorizzazione a procedere. Ma, in questo caso particolare, la decisione relativa alla Diciotti non è stata assunta autonomamente dal Ministro dell'Interno ma da tutto il Governo in modo collegiale. Di conseguenza ci si troverebbe di fronte ad una situazione diversa.

Quindi, conclude Carelli, è necessaria una profonda riflessione all'interno del gruppo parlamentare del Movimento Cinque Stelle per decidere se votare a favore o contro l'autorizzazione a procedere contro Salvini.

La reazione del ministro Toninelli

Il rischio di spaccare la maggioranza di Governo è concreto quindi. Non solo, ma dato che mancano poco più di due mesi alle elezioni europee una decisione sbagliata da parte del M5S potrebbe rappresentare un clamoroso autogol per il Movimento a tutto favore dell'alleato leghista già in costante crescita nei consensi secondo diversi sondaggi.

Si comprende quindi benissimo la motivazione sottostante alle dichiarazioni recenti del Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Relativamente al caso della Diciotti Toninelli conferma di essere responsabile della situazione in mare e fino all'attracco, dopo di che, formalmente, la responsabilità sulla terraferma passa al Vicepremier e Ministro dell'Interno Salvini.

E ribadisce, quindi, l'attuale linea dei pentastellati, la decisione è stata presa da lui, Salvini e Conte in maniera collegiale e approvata da tutto il Governo giallo - verde. Di conseguenza, se Salvini deve essere processato, è il ragionamento del ministro delle Infrastrutture, deve essere processato anche Toninelli e deve essere processato tutto il Governo.