Andrea Camilleri, sin dall'insediamento di Matteo Salvini, ha avuto modo di sottolineare quello che è un suo totale dissenso nei confronti del ministro rispetto ad alcune strategie. Basti pensare, ad esempio, al parere fortemente negativo mostrato nei confronti della politica adottata riguardo ai porti chiusi e al mancato accoglimento nelle infrastrutture italiane di quanti vengono recuperati dalle Ong nel Mediterraneo. Nel corso di un'intervista rilasciata a Radio Radicale, però, l'autore del Commissario Montalbano ha mosso una critica particolarmente dura nei confronti del leader Viminale, sferrando un attacco totale rispetto al suo modo di operare.

Lo ha fatto nel corso di un suo intervento rilasciato a Radio Radicale.

Per Camilleri l'Italia va all'indietro

Andrea Camilleri viene ritenuto uno dei maggiori intellettuali dei tempi moderni, considerata la fama di scrittore e la sensibilità mostrata verso diversi aspetti della socialità. A ciò si aggiunge l'esperienza di chi ha già vissuto novantatré primavere e, per forza di cose di acqua sotto i ponti ne ha vista passare tanto. Ed è proprio sulla base della sua veneranda età che Camilleri si è reso protagonista di un excursus sull'attuale momento politico italiano che sta portando il Bel Paese, nella sua opinione, a compiere il "passo del gambero". Quello che si sta vivendo, secondo lo scrittore, può essere riassunto semplicemente in qualcosa che lui definisce letteralmente "un gran tornare indietro".

Un processo di azzeramento riguardo all'ultimo secolo che rischierebbe di far ripiombare l'Italia addirittura al 1922, data esatta a cui fa riferimento Camilleri. "E' quello - rivela - a cui segretamente molti politici aspirano".

L'attacco a Salvini poi si fa diretto

A poche ore dalle polemiche relative ad una ragazza che Salvini avrebbe messo alla gogna social per aver esposto uno striscione con la scritta :"Meglio buonista e puttana che fascista e salviniana", Andrea Camilleri, pur con contenuti sensibilmente meno volgari, muove più o meno la stessa accusa al ministro dell'Interno provando ad evidenziare una certa corrente illiberale che muoverebbe la sua politica.

Facendo leva sulla sua esperienza, tira una vera e propria frecciata al leader della Lega: "Io ho 93 anni e ho conosciuto gerarchi fascisti. Salvini sarebbe stato un meraviglioso federale di Mussolini". Parole che, evidentemente, faranno discutere.