Durante una intervista al programma di Canale 5 Matrix, il Vicepremier e Ministro dell'Interno Matteo Salvini ha ancora una volta ribadito la linea intrapresa nei confronti del caso di Armando Siri, l'esponente della Lega e Sottosegretario del governo Conte indagato per corruzione. Salvini ha affermato che oggi la Lega voterà contro la sua revoca, un gesto che segna ulteriormente la profonda spaccatura fra il suo partito e il Movimento 5 Stelle.

'Voteremo contro la revoca di Armando Siri'

In una intervista registrata per il programma di Matrix, andato in onda su Canale 5, il Vicepremier Matteo Salvini si è espresso a favore del Sottosegretario della Lega Armando Siri, in questi giorni al centro di accuse di corruzione a suo carico.

Se si vota sulla revoca di Siri, la Lega voterà contro”, ha detto il leghista, aggiungendo inoltre che non intende retrocedere su alcune sue già di per sé discutibili decisioni. “Siri risponderà ai magistrati”, ma a quanto pare le possibilità che rimanga all'interno della Lega prevalgono. Durante l'intervista Salvini ha anche parlato della possibile crisi di governo all'interno della maggioranza, dal momento che si teme una ulteriore spaccatura con l'altro Vicepremier Luigi Di Maio. Sembra infatti che a Salvini non interessino le divergenze che da molto tempo si stanno allargando con i suoi alleati. Anzi, dalla sua intervista si evince chiaramente che quella di Siri è una vicenda che si è solamente aggiunta alle tante dispute e che non peggiora in alcun modo i rapporti con Di Maio.

“Ci sono già discussioni che riguardano Tav e autonomie”. Il Ministro del Lavoro Luigi Di Maio aveva già postato su Facebook l'ultimatum, che vuole Armando Siri fuori dall'esecutivo proprio perché indagato, per di più con la pesante accusa di corruzione. “Spero faccia la cosa giusta - ha detto il pentastellato riferendosi a Salvini - oggi è l'ultimo giorno utile".

La vicenda del Sottosegretario Siri che ha scosso i rapporti nella maggioranza

Il Sottosegretario della Lega Armando Siri è al centro di questa bufera sia politica che mediatica perché gli è stata notificata dalle autorità giudiziarie l'accusa di corruzione. Secondo i pm, Siri avrebbe incentivato l'avvio di impianti eolici in cambio di 30mila euro.

Dal momento che si tratta di una accusa molto grave, specialmente se ad essere indagato è un esponente politico, secondo il M5S il suo partito avrebbe dovuto provvedere all'espulsione, anche e soprattutto per una dimostrazione di serietà. Il legale di Siri ha commentato la vicenda riferendo che il suo assistito si presenterà ai giudici quando lo riterrà opportuno. Ma sembra che il leghista non abbia nessuna intenzione di rilasciare una dichiarazione ufficiale.