La situazione Politica italiana risulta, al momento, piuttosto complicata. L’Italia, infatti, osserva con attenzione quanto avviene su due fronti. Da un lato bisognerà capire cosa accadrà con la procedura d’infrazione chiesta dalla Commissione Europea per la situazione dei conti dello Stato. Dall'altro c’è ansia di conoscere quello che sarà il destino dell'attuale governo. Le ultime elezioni europee hanno legittimato l’esecutivo che, conti alla mano, rappresenta oltre il 51% dell'elettorato. La differenza risiede nel fatto che sono cambiati i rapporti di forza: rispetto è un anno fa è la Lega ad essere sopra il 30% ed il Movimento Cinque Stelle ad avere più o meno le percentuali del Carroccio alle ultime politiche.

C’è ad esempio chi, come Myrta Merlino, attraverso un paio di interventi social ha lasciato intendere perplessità rispetto a quelle che sono state, ad esempio, le dichiarazioni d’intenti di Matteo Salvini. A distanza di qualche giorno si sofferma in maniera enigmatica su quelle che sono state alcune parole di Giuseppe Conte.

Merlino dubbiosa su futuro del governo

La Lega, forte del consenso ottenuto, punta a sbilanciare la politica del governo verso alcuni suoi punti fermi come obiettivi: la flat tax, l’autonomia e la Tav. L’intento, giustificato dalle ultime elezioni, cozza con i numeri in Parlamento dove il Movimento Cinque Stelle non può permettersi di avallare troppo la politica dell'alleato.

Il rischio è di perdere ulteriormente consenso. Myrta Merlino, in un tweet, è parsa sospettosa rispetto all'idea che Salvini abbia dato quindici giorni per capire se il Governo può andare avanti. Il motivo sta nel fatto che, per votare a settembre, bisogna che la crisi sia conclamata entro fine giugno.

Conte cita Ungaretti

La giornalista e conduttrice di La 7 in un altro tweet ha, invece, commentato con un fine sarcasmo le ultime dichiarazioni di Conte, in cui il premier cita Ungaretti e il suo celebre verso: “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”.

Con un pizzico di ironia la Merlino ha aggiunto: “L’avvocato del popolo si è fatto poeta e non mi pare molto ottimista. Speriamo, come diceva Enzo Biagi, che non ci sia un vento forte! #6giugno”.

Ed appare evidente, almeno nella sua chiave di lettura che qualcosa potrebbe davvero accadere, al di là delle dichiarazioni di facciata.

Non resta perciò che attendere quello che accadrà nei prossimi giorni, considerato che praticamente da subito si potrà capire se Di Maio e Salvini raccoglieranno l'invito di Conte a mettere da parte le logiche partitiche e a lavorare nell'interesse del programma governativo. A partire dalla matassa da sbrogliare con l'Unione Europea e sulla procedura d'infrazione.