Da qualche giorno il nome dell’attuale Presidente della Camera in quota M5S, Roberto Fico, gira sulla bocca di diversi esponenti politici, soprattutto del Pd.

Il rappresentante della cosiddetta 'ala sinistra' del Movimento è stato infatti indicato dai vertici del Nazareno come possibile nuovo Premier di un eventuale governo 'giallorosso'. Anche se da parte pentastellata l’offerta è stata respinta con decisione, per puntare tutto su un Conte bis a Palazzo Chigi, i Dem non sembrano voler mollare la presa. Scelta in qualche modo spalleggiata anche da parte della stampa, ad esempio un articolo apparso ieri, domenica 25 agosto, sulle pagine del Corriere della Sera titolava: ‘Ong, ius soli, rom, ecco perché Roberto Fico piace al Pd’.

Un endorsement che ha mandato su tutte le furie il filosofo sovranista Diego Fusaro il quale ha paragonato l’esponente a 5 Stelle a Laura Boldrini.

L’elogio di Roberto Fico fatto dal Corriere della sera che fa infuriare Fusaro

La rabbia di Diego Fusaro, resa manifesta attraverso un editoriale pubblicato sul quotidiano online affaritaliani.it, è stata scatenata da un articolo pubblicato sul Corriere della Sera a firma di Cesare Zapperi. Già il titolo citato qui sopra lascia poco spazio alle interpretazioni. Roberto Fico viene infatti ritenuto dall’establishment Pd la persona adatta per portare avanti temi come l’introduzione dello ius soli e la difesa di Ong e minoranze come i rom.

Fico, si legge sul Corriere, “ha le caratteristiche per piacere al popolo della sinistra”.

A parlare per lui sarebbe “la sua storia Politica”, visto il passato trascorso tra partiti di sinistra e feste dell’Unità che mette in luce la sua “visione progressista” della società. Emblematiche del suo pensiero sono le posizioni favorevoli alle adozioni delle coppie omosessuali, all’eutanasia, allo ius soli, oltre al pugno chiuso e alla dedica a “migranti e rom” fatti durante le celebrazioni del 2 giugno, Festa della Repubblica.

Diego Fusaro boccia Fico: ‘Servo della classe dominante’

Una visione del mondo talmente contraria a quella proposta dai cosiddetti sovranisti, teoricamente rappresentati fino a ieri proprio dal governo formato da M5S e Lega, da far perdere la pazienza perfino al sempre serafico Diego Fusaro. ‘Fico, versione maschile della Boldrini: altro servo della classe dominante’.

Questo il titolo scelto dal pensatore gramsciano e keynesiano per inquadrare la figura del Presidente della Camera.

Un giudizio spietato, motivato dal fatto che il “dialettofono” Roberto Fico non sarebbe altri che “l’ariete delle sinistre fucsia cosmopolite”, quelle cioè “amate dai padroni turbocapitalisti”. Quello stesso “padronato cosmopolitico no border”, conclude Fusaro, che utilizza le Ong per “deportare schiavi”, pretende lo ius soli per “distruggere la cittadinanza” e sfrutta la “categoria rom” per alimentare la guerra tra poveri.