Oggi, mercoledì 12 febbraio, il "caso Gregoretti" arriva in Senato: l'aula di Palazzo Madama sarà chiamata ad esaminare la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini. L'ex Ministro dell'Interno si è detto pronto ad andare a processo per sequestro di persona e sui social, dicendosi pronto ad intervenire a "testa alta", ha poi citato Ezra Pound.

Salvini pronto al processo

A Palazzo Madama si vota in via definitiva relativamente al caso Gregoretti. L'esito del voto, che sarà palese e a maggioranza assoluta, dovrebbe iniziare dopo l'ora di pranzo, ma sarà ufficializzato solo stasera (infatti le urne resteranno aperte fino alle ore 19).

Matteo Salvini rischia il processo per sequestro di persona e il rischio è più che mai concreto. I numeri non sembrano essere favorevoli all'ex Ministro dell'Interno: per passare, infatti, 161 senatori devono dichiararsi contrari al processo, ma il centrodestra, a Palazzo Madama, si ferma a 139.

Tuttavia, come ha detto più volte, il leader della Lega è pronto al peggio e, come ha ribadito anche stamattina su Twitter, interverrà in Senato con la coscienza pulita e a testa alta. Sottolineando di aver difeso la sua terra e la sua gente, Matteo Salvini ha anche citato Ezra Pound, il poeta statunitense considerato uno dei massimi esponenti del modernismo nel XX secolo: "Se un uomo non è disposto a lottare per le proprie idee - ha scritto il leghista - o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui".

Il post ha ottenuto migliaia di condivisioni e di "mi piace" e, a sostegno del leghista è stato lanciato anche l'hashtag #IostoconSalvini.

Salvini vuole spiegare ai figli di non essere un delinquente

Oggi Matteo Salvini sarà in Senato con i parlamentari del Carroccio.

I lavori saranno diretti dalla senatrice Erika Stefani, che aprirà la discussione illustrando ai senatori il voto della Giunta per le Immunità del Senato e le autorizzazioni. Il voto, ricordiamo, è avvenuto lo scorso 20 gennaio e in quell'occasione, su esplicita richiesta del loro leader, i leghisti si dichiararono favorevole a mandare a processo l'ex titolare del Viminale.

Poi prenderà la parola lo stesso Salvinii che, quasi sicuramente, cercherà di dimostrare il coinvolgimento del premier Giuseppe Conte nella vicenda (e addossare, in questo modo, la colpa all'intero governo).

Fratelli d'Italia e Forza Italia, alleati della Lega nell'opposizione all'attuale maggioranza di governo, contrasteranno la richiesta di un processo, mentre Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Italia Viva, Liberi e Uguali saranno favorevoli a mandare il controverso protagonista della politica italiana in tribunale. Matteo Salvini è ben consapevole di quello che lo aspetta e ieri, durante la riunione con i suoi, in Senato, ha dichiarato: "Voglio spiegare ai miei figli che il loro papà non è un delinquente".

Salvini e la nave Gregoretti

Nel luglio 2019, la nave Gregoretti della Guardia Costiera italiana soccorse 116 migranti nel Mediterraneo centrale. A causa del divieto di sbarco deciso da Matteo Salvini, all'epoca Ministro dell'Interno, la nave non poté attraccare e rimase ferma per sei giorni nel porto siciliano di Augusta. Quando venne autorizzato lo sbarco, le condizioni di salute di molte delle persone a bordo erano peggiorate sensibilmente e, per questo motivo, il leader della Lega venne indagato con le pesanti accuse di sequestro di persona, arresto illegale ed abuso d’ufficio.

Come previsto dalla normativa italiana, per processare un ministro relativamente ad un reato commesso durante l’esercizio delle proprie funzioni è necessario seguire una particolare e specifica procedura, che può arrivare a coinvolgere - come sta accadendo con Salvini - la Camera di appartenenza del ministro (in questo caso il Senato).