L'emergenza Coronavirus preoccupa anche Pier Ferdinando Casini. Il senatore del Pd, nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano Il Resto del Carlino, e in un successivo intervento in Senato, ha paragonato la diffusione del coronavirus alla "terza guerra mondiale".

Secondo Casini, insomma, la situazione che l'Italia e il mondo intero stanno vivendo in questo momento non è neanche lontanamente paragonabile all'emergenza terrorismo esplosa dopo gli attentati dell'11 settembre 2001. L'ex esponente democristiano punta anche il dito contro il governo che non deve, a suo giudizio, lasciarsi intimidire dalle recenti rivolte nelle carceri e usare, invece, il pugno di ferro.

Altrimenti, afferma: "Merita di andare a casa".

L'intervista di Casini sul coronavirus: 'Gli interventi eccezionali sono giustificati'

Intervistato dal quotidiano bolognese Il Resto del Carlino, Pier Ferdinando Casini dimostra di avere le idee chiare sull'emergenza coronavirus. Per prima cosa lo paragona alla "terza guerra mondiale", affermando che in questo momento gli "interventi eccezionali sono giustificati", come ai tempi del terrorismo politico in Italia, oppure di quello religioso più recente. Certo, non bisogna affrontare "bombardamenti" come durante una guerra tradizionale, visto che la richiesta che viene rivolta ai cittadini è quella di restare a casa.

Insomma, non c'è ovviamente paragone con il terrorismo, considerato che dopo l'11 settembre "ci è stato chiesto di fare qualche piccolo sacrificio", mentre ora siamo costretti a "cambiare radicalmente abitudini".

'Se il governo si lascia intimidire merita di andare a casa'

A parere di Casini, in questo momento di difficoltà creato dalla diffusione del coronavirus, eventuali "misure restrittive" non sarebbero "solo giustificate". Al contrario, "devono essere prese". Secondo il senatore del Pd, infatti, se il governo Conte si lascia "intimidire dalla rivolta nelle carceri", oppure dalla "anarchia" scatenata da molte persone alla notizia dell'istituzione delle zone rosse, "merita di andare a casa".

Altro che "amnistie e sconti premiali" per i detenuti protagonisti delle recenti rivolte carcerarie, ma mantenere l'ordine "con le buone o con le cattive".

L'intervento di Casini in Senato sul coronavirus

Parole durissime quelle pronunciate da Pier Ferdinando Casini nel corso dell'intervista al Resto del Carlino. Ribadite però anche durante il suo intervento a Palazzo Madama durante il recente dibattito sulle comunicazioni del Ministro della Giustizia in quota M5S, Alfonso Bonafede.

Casini ribadisce il paragone tra coronavirus e terza guerra mondiale, tornando anche a battere sul chiodo della "tolleranza zero" nei confronti dei detenuti in rivolta. La risposta dello Stato deve essere per forza "ferma e decisa" altrimenti, conclude Casini, si rischia una crisi delle istituzioni democratiche.