Luca Barbareschi è stato intervistato da Luca Telese su La Verità. Nella lunga intervista rilasciata all'attore sono stati affrontati diversi argomenti, tra cui il Coronavirus e il lockdown. In particolare ha segnalato come, a suo avviso, il grande vincitore rispetto a ciò che è accaduto sarebbe Big Pharma. Una considerazione che ha voluto esternare senza polemica e come una battuta. A suo avviso il lockdown è stato quasi uno spot pubblicitario per spingere le persone, nel prossimo futuro, a vaccinarsi.

Barbareschi parla di 'catastrofe, ma con qualche riserva

Luca Barbareschi, tra l'altro, oltre ad essere anche regista, e produttore televisivo e cinematografico, vanta anche un passato in politica. E' stato infatti deputato dal 2008 al 2013. L'attore nel corso dell'intervista ha definito quanto accaduto con il coronavirus e il lockdown "una catastrofe" su cui, però, ha ammesso di avere "diversi dubbi". Luca Telese, con le sue domande, lo ha incalzato su questa considerazione. La risposta di Barbareschi, relativamente alle sue perplessità, è stata che a suo avviso ci sarebbero numeri che non tornano. "Quelli dei morti" specifica.

Barbareschi ha dei dubbi sui numeri

"Sono - ha rivelato - un assoluto sostenitore della necessità dei vaccini, credo alla scienza, nulla è più lontano da me della dietrologica cospirativa, ma...".

Un ma a cui ha aggiunto la sua opinione secondo cui i numeri assoluto del Covid non tornerebbero rispetto alla narrazione ufficiale. L'attore mette in evidenza come ci sarebbero "addirittura meno morti dello scorso anno per influenza, e anche in numeri assoluti". Barbareschi, a quel punto, si lascia andare ad una battuta, seppur significativa.

"Il vero vincitore - spiega - di questa pandemia sarà Big Pharma. Ma il lockdown è la più straordinaria campagna pubblicitaria della storia mai fatta a favore di un vaccino coatto". Big Pharma è naturalmente il termine convenzionale con sui si intendono la schiera delle cause farmaceutiche. Talvolta, vengono addirittura indicate come un grande cartello che gestisce i farmaci a livello mondiale.

E l'accezione del termine, per alcuni, può anche essere negativa. L'idea dell'attore è che difficilmente, con il clima instauratosi, qualcuno possa avere facilità nell'esimersi da una vaccinazione contro il coronavirus. Il fatto che a produrlo e a distribuirlo sarà qualcuno appartenente a Big Pharma muove essenzialmente la considerazione dell'ex deputato. Luca Barbareschi ha, inoltre, puntualizzato che della gestione dell'epidemia non gli è piaciuto il fatto che le scuole siano ancora chiuse.