Alessandro Meluzzi è stato ospite di Radio Radio. Lo psichiatra è tornato a parlare di coronavirus. Lo ha fatto manifestando perplessità rispetto alla possibilità che possa essere brevettato un vaccino efficace. Soprattutto ha confermato quella che, a suo avviso, sarebbe l'inopportunità di preoccuparsi troppo del coronavirus a fronte di agenti eziologici che, a suo avviso, rischiano di essere più pericolosi. Parole di fuoco anche contro il virologo Andrea Crisanti, reo di esprimersi senza adeguata esperienza clinica. Allo stesso modo ha segnalato come ci sarebbero figure che da questa situazione avrebbero tratto vantaggio per la rilevanza assunta.
Tra loro viene citato Giuseppe Conte, presidente del Consiglio.
Meluzzi scettico sui vaccini
Alessandro Meluzzi esprime opinioni che vanno in contraddizione con quella di molti virologi, ma non di tutti i medici. Lui sta dalla parte da quanti ritengono che si sta avvicinando sempre di più il momento di una decisa virata verso la normalità. "Non capisco - evidenzia - tutta questa passione per un coronavirus Rna. Virus caratterizzato dal fatto di mutare continuamente, di non dare un'immunità permanente come tutti i virus del raffreddore".
A suo avviso i tratti caratteristici del Covid sarebbero tali da non dare possibilità di creare un vaccino valido. "La situazione non consente - puntualizza - di avere soluzioni efficaci per virus di questo tipo, pensate a quanti tentativi sono stati fatti per l'Hiv.
Sono pronto a fare una scommessa della cifra che volete. Metteranno in commercio qualcosa che è stato già pagato. Sono stati già investiti 800 milioni di euro, di cui 180 milioni dall'Italia, per una multinazionale inglese che dice di non poter fare più esperimenti perché non trovava più malati. C'è da riflettere molto. Bene o male ci somministreranno qualcosa, perché il business è fatto".
Coronavirus: gli haters contro Djokovic
Negli ultimi giorni la notizia della positivà del tennista numero uno al mondo Nole Djokovic è stata accolta con pensieri particolarmente duri da parte di chi ricordava la posizione quasi negazionista dell'atleta serbo. Ne è venuto fuori un esercito di haters che ha augurato spiacevoli destini al campione, comunque asintomatico.
"Di cretini - specifica Meluzzi - e di pervertiti ve ne sono tanti. Quando c'è una spaccatura tipo ideologica. Quelli che in questo momento appaiono di destra e sono un po' negazionisti viene augurata la morte come è accaduto a Boris Johnson o a Trump". Lo psichiatra paragona la spaccatura tra i timorosi e quelli che, invece, considerano superato il problema qualcosa che assomiglia al tifo calcistico o al terrorismo.
Coronavirus: per Meluzzi a qualcuno giova lo psicodramma
Alessandro Meluzzi che è un medico psichiatra ha una particolare concezione di quello che accadrà con il Covid. "I virus - spiega - notoriamente hanno un ciclo, sennò avremmo ancora qui tra noi il virus della Spagnola. In qualche genoma ci sarà e domani potrebbe riemergere.
Non è che da questo punto in avanti dobbiamo occuparci solo di questo virus".
Secondo lo psichiatra, al momento, le tracce più evidenti della pandemia in Italia sarebbero in ambiti diversi da quello sanitario. "Il virus del politically correct - specifica - è quello della psico-info-pandemia determinata da narrazione drammatizzata ed irrealistica, sopratutto oggi che non c'è più la malattia".
Molti scienziati come Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, segnalano la possibilità che il Covid-19 possa tornare ad avere numeri eclatanti.
"Non lasciatevi fuorviare tuona Meluzzi- da chi come Locatelli dice che potrebbe tornare. Benissimo, cominciamo a chiudere le frontiere con l'Africa da cui arriva gente sicuramente con virus di ogni genere".
Andrea Crisanti, invece, è il virologo che ha affiancato Luca Zaia nella battaglia all'epidemia in Veneto. Anche lui ritiene che i rischi siano tutt'altro che evaporati. Le uscite del docente dell'Università di Padova non convincono Alessandro Meluzzi che non le manda a dire al collega anche per ciò che riguarda l'ultimo incarico conferitogli.
"Ha sbagliato Crisanti completamente. Uno che è un parassitologo come perito del tribunale di Bergamo di una vicenda che riguarda dati clinici è una vicenda che offenda i medici. Il professor Crisanti non ha nessuna esperienza clinica. E' uno di formazione parassitologica ed insegna Microbiologia".
"Ci sono - ha concluso - persone assurte ad una tale importanza sociale in questa vicenda, hanno una speranza in cuor loro che questo clima di follia non debba finire mai. Il presidente del Consiglio è uno di questi. Molte case della Big Pharma anche, chi ha promesso un vaccino pure. E' chiaro che tutti questi interessi convergenti non fanno una verità".