Giuseppe Conte non ha la stoffa per fare il leader di partito, nemmeno del M5S. È questo il pensiero di Dino Giarrusso, espresso in maniera secca dell’europarlamentare pentastellato durante il programma Agorà. Ospite su Rai 3 del conduttore della versione estiva del talk show, Roberto Vicaretti, Giarrusso discute prima con il fondatore di Mdp Pierluigi Bersani della attuale situazione sociale ed economica. Poi, sollecitato dal conduttore, esprime il suo giudizio tranchant sul futuro politico di Conte, bollandolo come inadeguato a dirigere un partito.

Dino Giarrusso discute con Bersani ad Agorà

Prima di soffermarsi sulla figura di Giuseppe Conte, Dino Giarrusso dà vita ad un concitato ma rispettoso di battito con Pierluigi Bersani, durante la puntata di Agorà di lunedì 29 giugno. “Non dobbiamo mai dimenticare qual è la situazione di difficoltà da parte di tantissimi - dichiara Giarrusso parlando di lavoro - sono d’accordo con l’ipotesi di prolungare sia la cassa integrazione che il divieto di licenziamento per tutto il 2020. E di continuare a prevedere misure importanti, da una parte di aiuto e dall’altra di rilancio, nella speranza che non ci siano altri lockdown per diverse categorie: liberi professionisti, lavoratori stagionali, comparto del turismo e della ristorazione”.

Giarrusso gela Conte

Poi, l’attenzione di Giarrusso si sposta repentinamente sulla figura del presidente del Consiglio Conte. “Non ce lo vedo tanto come leader del M5s - dichiara senza mezzi termini - anche perché lui è stato indicato dal Movimento e quindi è vicino al Movimento.

Ma sarebbe stato un ministro nel governo dei sogni se avessimo avuto la maggioranza da soli. Personalmente però non lo vedo come leader, come capo politico del M5s - ribadisce Giarusso - anche perché credo che il Movimento non funzioni con un solo capo politico”.

Giuseppe Conte paragonato a Mario Monti

“Sono più propenso a pensare che sia giusto avere un direttorio, un gruppo, perché abbiamo visto che anche una persona molto capace politicamente come Luigi Di Maio ha avuto difficoltà a fare il capo politico - prosegue poi Giarrusso nella sua analisi della situazione interna del M5s - e poi l’esperienza di Monti risponde già alla domanda, nel senso che lo stesso Monti secondo me ha sbagliato grossolanamente.

Io ho un pessimo ricordo del governo Monti. E ricordo anche che i patti che allora fecero alcuni partiti, secondo me ingannando un po’ gli italiani, di quel governo tecnico che ha fatto delle pessime riforme, erano (sulla posizione, ndr) che però Monti non facesse un partito. E invece poi lo ha fatto”. Insomma, Conte è avvisato.