Nuove frontiere della chirurgia che aprono scenari impensabili soltanto fino a qualche anno fa. All'ospedale sant'Andrea di Roma è stato eseguito il primo trapianto di faccia avvenuto in Italia. La straordinaria operazione che ha avuto una durata di 27 ore, stando al bollettino medico, è tecnicamente riuscita. Sempre stando a quanto si apprende da fonti ospedaliere, la paziente attualmente si trova in coma farmacologico indotto. Inoltre rimarrà in isolamento presso la Terapia intensiva. L'operazione è stata resa possible grazie a una donatrice di 21 anni.

La prognosi è riservata.

Il primo trapianto di faccia in Italia

Per la realizzare un'operazione così complessa, l'equipe che l'ha eseguita, l'ha studiata per tre anni in ogni minimo dettaglio. In particolare a ricordare e sottolineare l'impegno di tante professionalità nell'esecuzione in questo intervento, è Lorenzo Sommella, direttore sanitario che ha lasciato la struttura ospedaliera del Sant'Andrea cinque mesi fa, ma che ha preso parte alle procedure organizzative. Inoltre ha spiegato che solo dopo che verrà sciolta la prognosi sarà possibile considerare gli esiti di questa operazione che ha presentato un livello di complessità senza precedenti. In una nota diffusa dalla regione Lazio si apprende che i medici hanno seguito un protocollo altamente sperimentale sottoposto alla guida del Centro nazionale trapianti.

L'operazione è consistita in un prelievo multiorgano effettuato su una paziente, dopo che ne è stata accertata la morte cerebrale a seguito di un incidente stradale. Sempre stando a quanto si può leggere nella nota della Regione Lazio, apprendiamo che questa tecnica chirurgica ricostruttiva si rivela utile nei pazienti con "complessi difetti di faccia" che non possono ottenere significativi risultati in termine funzionali ed estetici dall'impiego delle opzioni chirurgiche tradizionali.

Pertanto tale procedura definita life improving, ha quale obiettivo di migliorare la qualità di vita per favorire il reinserimento sociale dei pazienti affetti da gravi malformazioni al viso causate da tumori, morsi di animali, patologie a carattere neurodegenerativo ma anche ustioni o traumi.

Ricostruzione chirurgica della faccia: i precedenti all'estero

Una ricostruzione parziale della faccia è stato effettuato per la prima volta nell'anno 2005 su Isabelle Dinoire, una donna francese di 38 anni. Nel 2006 invece un team cinese ha impiantato naso e bocca guancia e sopracciglio destro sul viso di un uomo restato sfigurato a seguito dell'attacco di un orso. Nel 2008 sulla prestigiosa rivista medica Lancet è stato pubblicato un articolo su questi primi trapianti di faccia. Da oggi anche l'Italia entra nel novero di paesi in cui siano avvenute operazioni di questo tipo.