L’obesità è la causa maggiore della comparsa del diabete di tipo 2, pertanto è urgente individuare terapie farmacologiche mirate a far perdere peso in assenza di rischi per la sicurezza dell’individuo. Più dell’80% dei pazienti con diabete di tipo 2 segue una farmacoterapia antidiabete, mentre solo il 2% di quelli in sovrappeso-obesi riceve una terapia farmacologica antiobesità, a causa di effetti indesiderati dei farmaci.

Tra le nuove proposte, c’è un prodotto indagato in uno studio clinico pubblicato sulla rivista Obesity di questo mese. I ricercatori del Pennington Biomedical Research Center del Louisiana State University System hanno sperimentato il dispositivo medico Gelesis 100 che mostrava proprietà dimagranti in pazienti in sovrappeso e obesi (BMI, Body Mass Index tra 27 e 40 kg/m2) e con glicemia a digiuno tra 90 e 145 mg/dL per 24 settimane, insieme ad una dieta ipocalorica.

Il trattamento raddoppiava la possibilità di raggiungere una significativa perdita di peso rispetto alla sola dieta ipocalorica e migliorava l’insulino sensibilità, senza mostrare alcun effetto collaterale; si è trattato di un prodotto idrogel capace di occupare ¼ dello stomaco dopo ingestione, mediante un processo di azione basato su costrutti della meccanobiologia.

Questa proposta va ad aggiungersi agli ultimi approcci anti-obesità (utilizzo di fitoterapici e rilascio lento di farmaci specifici mediante cerotti) mirati ad abbattere le controindicazioni.

Meccanismo di azione farmaci anti-obesità e Gelesis100

I prodotti prescrivibili contro l’obesità agiscono sul sistema nervoso centrale e periferico: inibitori della lipasi pancreatica, agonisti glucagon-like peptide 1 (GLP-1), dei recettori della serotonina e dell’acido gamma-aminobutirrico (GABA), simpaticomimetici, inibitori dell’uptake della serotonina-noradrenalina-dopamina (SNDRI); oltre ad avere un effetto anoressizzante, termogenico e modulante del metabolismo degli zuccheri e dei grassi, soffrono di eventi avversi come meteorismo, nausea, diarrea, aumento della pressione e della frequenza cardiaca.

Il metodo usato per Gelesis100 è stato quello di sviluppare un prodotto costituito da due catene modificate di cellulosa associate ad acido citrico, per creare una matrice tridimensionale; in seguito alla somministrazione orale con acqua prima del pasto formava piccole particelle di gel prive di calorie nello stomaco che incrementavano il senso di sazietà.

La sostanza idrogel manteneva la sua struttura tridimensionale e le proprietà meccaniche durante il transito attraverso l’intestino tenue; una volta arrivato all’intestino crasso, veniva parzialmente degradato da enzimi ed espulso nelle feci.

Sperimentazione clinica

I pazienti tra 22 e 65 anni in sovrappeso (BMI tra 25 e 30 kg/m2), obesi di I° grado (BMI tra 30 e 35 kg/m2), II° grado (BMI tra 35 e 40 kg/m2) e III° grado (BMI >40 kg/m2), assumevano per 168 giorni, 3 capsule al giorno di Gelesis100 o placebo (gruppo di controllo), contenente 2.25 g di prodotto, insieme a 500 mL di acqua 20-30 minuti prima del pranzo e della cena.

Nello stesso periodo seguivano una dieta ipocalorica diminuita di 300 kcal al giorno rispetto alla richiesta energetica (45-50% di carboidrati, 30% di grassi e 20-25% di proteine), ed effettuavano esercizio fisico moderato giornaliero (30 min di camminata al giorno).

Il trattamento riduceva il peso tra il 6.4% e più del 10% senza alcun dato inatteso; la perdita di peso veniva mantenuta per altre 24 settimane, successive ai 6 mesi della sperimentazione.