Per poter esprimere un giudizio sulla condotta di Mauro Icardi, calciatore e capitano dell'Inter, occorre partire dalla ricostruzione dello scontro con alcuni tifosi neroazzurri, dopo la gara Sassuolo-Inter dello scorso campionato, pubblicata nella sua autobiografia, titolata "Sempre avanti".

Il forte attaccante, ipotizzando una minaccia fisica da parte degli ultras interisti, scrive: "Porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano sul posto". Naturalmente, tali affermazioni hanno scatenato l'ira della tifoseria interista che, nella gara contro il Cagliari, ha manifestato tutto il suo disappuntocontro il calciatore.

Scontate le reazioni da parte della dirigenza e con ogni probabilità a Mauro Icardi sarà tolta la fascia di capitano, per non aggravare di più una situazione ambientale, resa ancor più incandescente, dagli ultimi risultati negativi della squadra.

Icardi perderà la fascia di capitano?

Il popolo interista vuole indietro la fascia di capitano di Icardi, quella fascia appartenuta in passato a calciatori, veri professionisti del calcio e dello sport in genere, come Zanetti, Mazzola e Facchetti, per citarne solo alcuni.

Il comportamento di Icardi è deprecabile, non si possono minacciare i propri tifosi e, peggio ancora, raccontare che il suo gesto fu addirittura avvallato dai compagni che lo avrebbero"acclamato come un idolo" e meno male che, proprio, in queste ultime ore, il calciatore ha riconosciuto il grave errore, attraverso un comunicato stampa.

La difficile posizione della società

Certo è che la posizione dell'Inter è molto delicata; da una parte, occorre dare risposte all'ambiente e punire il calciatore in tutte le forme previste dal contratto stipulato con ilprofessionista e dal Codice Etico sottoscritto da tutti gli atleti tesserati; dall'altra, Icardi rappresenta la punta di diamante della squadra, l'elemento che può risolvere una partita con le sue giocate e, quindi, rinunciare al calciatore sarebbe, oltremodo, autolesionistico da tutti i punti di vista.

Non è una favola che, in estate, solo pochi mesi fa, il Napoli aveva offerto all'Inter una montagna di denaro (si parlò di 60 milioni di euro), che la società neroazzurra aveva rifiutato.

Un discorso a parte merita l'Inter. E' bene che la Società neroazzurra vigili più attentamente sui propri calciatori ed intervenga prima che gli avvenimenti sconquassino un ambiente ed una tifoseria che negli ultimi anni ha registrato solo delusioni.

Se è vero che non si può interferire nella vita privata di un proprio tesserato, è sacrosanto il diritto di vietare allo stesso pubblicazioni di libri o dichiarazioni tendenti a ledere l'immagine della propria società e dei propri tesserati.