Suning è salva. Da quanto trapela da Pechino non ci sarà nessuno stop agli investimenti all'estero da parte del colosso dell'elettrodomestica. La notizia ventilata mesi fa, parlava di un possibile stop per il gruppo di Nanchino per le direttive che arriveranno dal congresso del Partito Comunista cinese che si terrà nel mese di ottobre. Zhang e i suoi erano stati messi, a dire la verità da alcune testate italiane all'interno di questa particolare lista senza però alcun riscontro da Pechino.
Inter non è asset principale
A frenare però i facili entusiasmi del popolo nerazzurro ci ha pensato il nuovo CEO Antonello, il quale ha candidamente affermato il fatto che Suning potrà investire, ma l'Inter non è il suo asset principale, con la conferma che la società milanese dovrà autofinanziarsi, con lo spegnersi sul nascere del possibile acquisto nel mese di gennaio di Mezut Ozil dall'Arsenal.
A detta sempre di Antonello infatti, l'Inter solo con l'ingresso in Champions League potrà tornare ad investire e fare grandi colpi, assicurandosi quell'autofinanziamento che gli consentirebbe di sopravvivere al Fair Play Finanziario.
I grandi colpi dell'era Moratti sono oramai finiti, i tempi del presidente tifoso oramai lontani ragione per la quale i tifosi interisti devono entrare in questa nuova prospettiva. In particolare da oggi si farà particolare attenzione al fatturato, che dall'arrivo di Suning ha portato ad un incremento del 23%, a circa 240 milioni, ben lontano da quelli che sono i fatturati delle grandi d'Europa in particolare delle formazioni inglese e spagnole che da anni hanno intrapreso questa filosofia, oltre ad avere gli stadi di proprietà, detenuti in Italia da appena cinque società, di cui una di Serie B inaugurato qualche giorno fa.
Il problema dell'Inter, sta nel fatto che l'indebitamento della società è passato a Suning, la quale al momento dell'acquisto ha ripulito la società saldando i debiti con la vecchia società finanziaria che aveva garantito la sopravvivenza del club dopo l'acquisto di Erick Tohir dalla famiglia Moratti.
Il cambiamento societario, inoltre è proseguito con l'uscita dal Consiglio d'Amministrazione di Bolingbrock che ha ricoperto con scarso successo il ruolo di Amministratore Delegato pendolare tra Londra, e molto poco Milano. Un cambiamento necessario che ha portato stabilità con i ruoli definiti per Ausilio e Sabatini, e la presenza di Steven Zhang in Lombardia.