Lo si era detto e ridetto che comunque fosse andata l’ultima gara, per Ducati la stagione 2017 sarebbe stata fantastica visti i 6 successi già ottenuti da Andrea dovizioso, tanti quanti ne ha realizzati lo stesso Marc Marquez campione del mondo.
Quel che non ci si aspettava è la debacle completa del team bolognese a Valencia che a parte Pirro, ha visto Dovizioso e Lorenzo saggiare l’asfalto a pochi giri dal termine fortunatamente senza conseguenze.
Andrea Dovizioso
Dovizioso chiude, quindi, con un pesante zero la sua stagione migliore e, pur nulla togliendo a quanto di straordinario fatto quest’anno, certamente il risultato di Valencia smorza un poco gli entusiasmi di chi sperava almeno in un podio, accorciando magari il divario di punti da Marquez.
Jorge Lorenzo
Lo stesso dicasi per Jorge Lorenzo da cui ci si aspettava almeno una vittoria nelle ultime gare, sia per riscattarsi da una stagione spesso incolore in cui il maiorchino ha dovuto continuamente procrastinare l’appuntamento con il gradino più alto del podio ma anche per dare omogeneità al quadro di insieme della squadra Ducati Corse.
Il Team Ducati
La squadra ha giocato un ruolo fondamentale nella crescita raggiunta quest’anno nelle prestazioni della Desmosedici, il lavoro magistralmente pianificato da Dall’Igna ha dato i suoi frutti e grazie a quanto sperimentato quest’anno possiamo ben sperare per il 2018.
La nuova Desmosedici
Certo la versione 2018 della Desmosedici la si vedrà solo alla presentazione ufficiale ma i particolari nuovi, le modifiche recenti e anche delle piccole rivoluzioni tecnologiche sono già oggetto di test sia in laboratorio che in pista con l’obiettivo di eliminare quel limite cronico in percorrenza di curva che ha sin qui caratterizzato la storia della Rossa in MotoGP.
Sarà testato un nuovo telaio in cui il motore a V Desmodromico (che probabilmente verrà ulteriormente ridimensionato negli ingombri) sarà riposizionato nell’intento di dare maggiore agilità migliorando la direzionalità in uscita di curva ma senza perdere quel grip meccanico al posteriore che unitamente alla gestione elettronica consente di essere molto efficace nello scaricare la potenza a terra.
L’aerodinamica verrà anch’essa ulteriormente affinata anche in virtù di quanto mostrato da Aprilia quest’anno, la carena nel suo insieme verrà resa più filante onde perdere meno velocità di punta anche con le appendici incorporate. Ci aspetta un inverno denso di novità tecnologiche interessanti.