Indubbiamente si tratta di uno dei match più attesi dell'intera stagione pugilistica. Il 3 marzo 2018 Deontay Wilder difenderà per la settima volta il suo titolo mondiale dei pesi massimi versione WBC. Avversario dello statunitense sarà il cubano Luis Ortiz, il ring è quello del Barclays Center di Brooklyn. Il combattimento inizierà alle ore 23, ora locale, in Italia saranno le 5 del mattino del 4 marzo.

Due pugili imbattuti

Deontay Wilder, 32 anni, soprannominato 'The Bronze Bomber', ha conquistato il titolo il 17 gennaio del 2015, battendo ai punti Bermane Stiverne.

Si tratta dell'unica circostanza in cui il suo avversario ha terminato il match entro le 12 riprese, ma considerato che lo stesso Stiverne è stato letteralmente demolito da Wilder dopo nemmeno un round il 4 novembre dello scorso anno, possiamo ben dire che il pugile dell'Alabama ha davvero messo K.O. finora tutti coloro che sono capitati sulla sua strada. Ha disputato 39 incontri da professionista vincendoli tutti, di cui per l'appunto 38 prima del limite. Nelle precedenti sei difese del titolo ha sconfitto Eric Molina (K.O. alla 9^ ripresa), Johann Duhaupas (K.O. tecnico all'11^ ripresa), Artur Szpilka (K.O. alla 9^ ripresa), Chris Arreola (per ritiro all'8° round), Gerald Washington (K.O. tecnico al 5° round) e Bermane Stiverne (K.O.

alla 1^ ripresa).

Luis Ortiz compirà 39 anni il prossimo 29 marzo. Soprannominato 'The Real King Kong', ha iniziato in età matura la carriera da professionista, quando aveva già 31 anni. Nel suo primo match ha sconfitto lo statunitense Lamar Davis per K.O. tecnico alla prima ripresa. Ha disputato 28 incontri vincendoli tutti, tra cui 24 prima del limite, combattendo il suo ultimo match l'8 dicembre dello scorso anno quando ha messo K.O.

Daniel Martz. La sfida per il titolo contro Wilder doveva disputarla lo scorso novembre, ma venne fermato dopo aver fallito un test antidoping. Le analisi rivelarono la presenza di un diuretico proibito che generalmente viene utilizzato per nascondere ben altre sostanze. Il caso venne esaminato dalla WBC che alla fine accolse la tesi della difesa di Ortiz, la quale aveva presentato valide motivazioni mediche: la sostanza era stata assunta per porre rimedio ad un problema di alta pressione sanguigna.

Per Wilder è la prova del nove

La forza dei pugni di Deontay Wilder non si discute, più che altro i suoi detrattori lo hanno sempre accusato di non aver mai affrontato avversari di alto livello. Critiche che sono diventate velenose lo scorso novembre, quando Wilder ha messo al tappeto un Bermane Stiverne vistosamente ingrassato ed ormai sul punto di appendere i guantoni al chiodo a quasi 40 anni, non certamente il combattente che aveva concluso in piedi il primo match due anni prima. Certamente non brilla per qualità tecniche e, come già visto in tutti i suoi incontri, punta parecchio sulla sua aggressività e sulla potenza del suo jab e del suo gancio destro. Tutto il contrario di Ortiz, combattente estremamente tecnico ed agile a dispetto della sua mole.

Possiede un incredibile allungo di braccia (213 cm), superiore a quello di Wilder nonostante sia più basso di statura (193 cm contro i 201 del campione del mondo). Caratteristica che, pertanto, potrebbe permettergli di usare al meglio il jab e sorprendere l'avversario con il suo temibilissimo sinistro. Senza dubbio, è il pugile più forte mai affrontato da Wilder. Probabile che il vincitore di questo incontro affronti, entro la fine dell'anno, il vincitore del match tra Anthony Joshua (campione WBA, IBF ed IBO) e Joseph Parker (campione WBO) in programma a Cardiff il 31 marzo. Il 2018 potrebbe regalare alla categoria regina della boxe un nuovo campione indiscusso: l'ultimo fu Lennox Lewis nel 2000.

Programmazione in TV

Per tutti gli appassionati di boxe del Belpaese, purtroppo, c'è una pessima notizia. L'incontro non sarà trasmesso in Italia, mentre negli Stati Uniti ed nel Regno Unito è prevista la diretta su Sky. La diretta streaming è disponibile su Showtime. Nel corso della medesima riunione che ha il clou, ovviamente, nel mondiale dei pesi massimi, spiccano comunque altri due incontri: quello tra lo statunitense Andre Dirrell ed il venezuelano Jose Uzcategui per il titolo dei supermedi 'ad interim' versione IBF e quello tra la statunitense Alicia Napoleon e la belga Femke Hermans per il titolo mondiale femminile dei supermedi versione WBA, attualmente vacante.