Le condizioni di Jan Ullrich sono ancora preoccupanti: non si tratta di fratture o di patologie curabili con un intervento chirurgico. Il tedesco, grande campione di Ciclismo pur avendo vinto solo una volta il Tour e la Vuelta, ma con la preziosissima gemma del successo olimpico di Sydney, soffre da anni di un’acuta forma di depressione. Si è curato male, ha preteso di avere la meglio sulla patologia con dosi massicce di tranquillanti e sedativi e il malessere ha preso una brutta china fino alle ultime, tristissime, vicende: una denuncia per aggressione nei confronti di un vicino di casa nella sua residenza spagnola di Marbella e un’altra per violenza carnale a danno di una prostituta per la quale potrebbe anche scattare l’accusa di tentato omicidio.

Ullrich è in Germania in attesa del tribunale: nel frattempo è ospite di una clinica psichiatrica.

Armstrong corre dal vecchio rivale per incoraggiarlo

Lance Armstrong, altro ciclista devastato dalle indagini sul doping, ha voluto fare un gesto clamoroso: ha preso un volo intercontinentale per offrire una mano tesa nei confronti dell’avversario di tantissime sfide. Ullrich non si aspettava la visita di Armstrong: gli infermieri che hanno assistito alla scena dicono che il tedesco abbia pianto e lo abbia abbracciato. I due sono stati nel giardino della clinica molto a lungo passeggiando e chiacchierando. Armstrong, sette vittorie del tour cancellate dalla giustizia sportiva come il terzo posto dei Giochi di Sydney vinti da Ullrich, non ha rilasciato alcuna dichiarazione ai giornalisti che immediatamente hanno fatto capannello fuori dall’ospedale, ma ha affidato a Instagram e a una foto il suo pensiero.

“Amo Jan Ullrich e passare un po’ di tempo con lui è stato bellissimo; in corsa ha saputo spaventarmi, motivarmi e spingermi al massimo. Una classe stratosferica sulla bici, un amico che ho trovato al mio fianco anche nei momenti peggiori: vi prego, fan del ciclismo… conservate nei vostri pensieri e nelle vostre preghiere un posto per Jan perché ha bisogno del nostro sostegno”.

Dai successi alla dipendenza da alcol e droghe

Lasciato il ciclismo attivo Ullrich non è riuscito in alcun modo a ritagliarsi uno spazio in ambito sportivo: aveva tentato di diventare dirigente di un team, poi aveva avviato un’attività per la produzione di bici e telai, quindi aveva cercato la strada televisiva come commentatore, ma le cose non sono andate bene.

Gli ultimi due anni sono stati un incubo: il cocktail di alcol, droghe e medicinali ha peggiorato le cose. C’è stata la separazione dalla prima moglie seguita più recentemente dalla crisi del suo rapporto con la seconda moglie. Ullrich oggi ha tre figli dei quali non può occuparsi. Un’accusa di guida in stato d’ebbrezza in Svizzera lo scorso anno poi quelle molto più gravi degli ultimi mesi. Ullrich e Armstrong sono stati accomunati dal delirio dei fan, poi dai processi, quindi dalla demonizzazione e infine dall’oblio. Non dev’essere facile sopravvivere da un punto di vista psicologico a tutto questo. Il texano era ricchissimo e famoso: oggi è un ex sportivo con il quale gli Stati Uniti si confrontano mal volentieri.

Armstrong ha accantonato qualsiasi velleità politica, doveva entrare al congresso, e non può più nemmeno avvicinarsi al ciclismo: ha avviato alcune attività di successo, ha guadagnato molto con il libro e il film “The Program” nel quale ha spiegato come aveva fatto ricorso al doping sistematico, ma ha anche pagato miliardi in risarcimenti a sponsor che lo hanno abbandonato e citato per danni. E pensare che pochi anni fa ci si litigava i braccialetti gialli della sua fondazione Livestrong. Oggi li vendono a pacchi su Amazon e la Nike che li aveva prodotti non vuole averci più nulla a che fare. La settimana scorsa l’ex ciclista 46enne ha anche rischiato la pelle in una rovinosa caduta sul Tom Blake Trail riportando vistosi tagli e ferite al volto.

Ma indipendentemente dal passato e dal presente dei due protagonisti di questa vicenda, il gesto di un ex sportivo che attraversa l’oceano per visitare il suo più fiero rivale nel suo momento peggiore, è una storia che vale la pena di essere raccontata.