Riccardo Riccò, ex ciclista professionista, sta scontando una lunga squalifica dal mondo del Ciclismo dopo la condanna per doping fino al 2024.
Riccò si era trasferito in Spagna dove per diverso tempo ha fatto il gelataio a Tenerife, ora ha venduto la gelateria ed è tornato in Italia dove vorrebbe aprirne un'altra. Ha cambiato vita, ma un rimpianto su una carriera che poteva essere diversa lo ha ancora. In un collegamento radiofonico con BlaBlaBike, ha, infatti, affermato che, se al tempo avesse avuto un'altra testa, con ogni probabilità la sua carriera si sarebbe sviluppata in una maniera molto diversa da come è avvenuto.
Riccò: 'Se avessi avuto allora la testa di adesso le cose sarebbero andate diversamente'
Riccò ha vinto tre tappe al Giro d'Italia e si è classificato al secondo posto nell'edizione del 2008 della corsa rosa. Non gareggia dal lontano 2011 e sarà fuori fino al 2024, anche se non pare intenzionato a tornare alle corse.
Il corridore emiliano si è sempre caratterizzato per le sue dichiarazioni senza troppi peli sulla lingua. E anche nel corso dell'intervento in diretta a BlaBlaBike, trasmissione radio del sito Tuttobiciweb, non si è tirato indietro parlando della sua carriera. "Con la testa di adesso - spiega Riccò - penso che le cose sarebbero potute andare in maniera diversa". Riccò afferma di essere stato invece uno stupidello, dice di essere consapevole di avere fatto degli errori che oggi rimpiange.
Ma ha una consapevolezza: "I miei errori li sto pagando tutti, le doti le avevo ma ho buttato via una carriera".
L'ex ciclista ha poi affermato: "Non sono di quelli che dicono ‘quelli hanno fatto peggio di me…’ anche se so che è così".
Riccardo Riccò esclude un rientro a fine squalifica
Riccò, una volta terminata la squalifica, potrebbe teoricamente tornare in pista nel 2024, ma lui lo esclude in maniera categorica.
"Non ci penso proprio a tornare, non si può tornare indietro col tempo per l'età", spiegando di non volere rientrare alle gare quando avrà 40 anni. Inoltre sostiene che, quello del Ciclismo, non è più il suo mondo. Riccò ha rivolto anche un ringraziamento al dottor Santuccione, nel frattempo scomparso, ma che per lui è stato un secondo padre e una persona che gli ha fornito molti consigli utili.
Il 36enne, ex corridore ha poi parlato del ciclismo di oggi e ha rivelato che segue ancora le gare. Ha affermato di apprezzare molto Valverde, il Vincenzo Nibali degli ultimi anni e anche Fabio Aru negli anni passati. Interpellato su Ciccone sostiene di vederlo come un corridore in grande crescita ma per adesso, a suo avviso, non sarebbe ancora in grado di potere vincere un grande Giro.