Indimenticabile maratona, una finale straordinaria tra due fuoriclasse: l'attuale numero uno del mondo Novak Djokovic (lo era anche lo scorso anno di questi tempi) e il recordman di vittorie a Wimbledon, Roger Federer. Lo svizzero andò vicinissimo al suo nono sigillo sull'erba londinese e i due match-point falliti sono forse il più grande rimpianto della sua straordinaria carriera. Sull'altro fronte un tennista all'apice della sua grandezza, Nole che si è talvolta piegato ai colpi di classe dell'intramontabile avversario, ma che non è stato spezzato e, anzi, alla fine è uscito a braccia levate e con il trofeo in bacheca.
Djokovic che, oltre a Federer, ha dovuto fare i conti con un pubblico quasi interamente schierato per il suo grande rivale. La finale di Wimbledon del 2019, chiusa dunque dal fuoriclasse serbo con lo score di 7-6, 1-6, 7-6, 4-6, 13-12 ai danni di Federer, con le sue 4 ore e 47 minuti di gioco è stata la più lunga di sempre. Forse anche la più bella, anche se le grandi finali a Wimbledon non sono mai mancate: basti pensare alle due disputate da Federer e Rafa Nadal nel 2007 e 2008 con un successo per parte, oppure andando indietro nel tempo a quella tra Bjorn Borg e John McEnroe del 1980 diventata anche un soggetto cinematografico. In proposito, però, una vecchia gloria come Stefan Edberg non ha alcun dubbio a indicare la finale della passata stagione come 'la finale', la più bella di sempre."Mi dispiace per Roger che fu davvero vicino a un nuovo titolo- ha raccontato a Metro- ma anche Djokovic fu superlativo.
Comunque preferisco questa partita ad altre del passato, come quelle tra Federer e Nadal o alla vittoria di Borg su McEnroe".
'Roger andò vicino a un nuovo titolo, ma anche Djokovic fu superlativo'
Stefan Edberg conosce molto bene l'emozione di un trionfo a Wimbledon, da lui provata due volte nel 1988 e 1990 e in entrambi i casi battendo in finale Boris Becker.
Un'altra finale invece l'ha persa, nel 1989, sempre contro il tedesco. Intervistato da Metro, tra i vari argomenti gli viene chiesto di scegliere una finale di Wimbledon che quest'anno, purtroppo, non si è disputato a causa del coronavirus e lo svedese non ha dubbi. Anzi, va oltre Wimbledon quando dice che "la finale del 2019 tra Federer e Djokovic è il più bel match che io abbia mai visto, il livello di Tennis di quella partita è incredibile".
'Thiem è il tennista più vicino ai Big 3'
Per quanto riguarda il futuro del tennis, la domanda che tutti si pongono è quando finirà il dominio di Djokovic, Nadal e Federer, considerato che tutti sono oltre la trentina (Roger compie 40 anni nel 2021, ndr) e soprattutto chi sia destinato tra gli attuali giovani talenti a prenderne il posto. Edberg anche qui non ha il minimo dubbio e indica Dominic Thiem nel ruolo di 'erede'. "Credo che tra i giovani sia quello più vicino ai 'Big 3' e se non fosse stato per Nadal avrebbe già vinto al Roland Garros. Per me è un tennista geniale e ha già dimostrato di poter lottare alla pari con tutti". Tornando ai tre grandi dei nostri tempi, l'ex tennista svedese ha definito "bello poter ammirare ancora la loro rivalità, ma sarebbe ancora più bello vedere un giovane che vince uno Slam".