Ci sono atleti che scrivono e riscrivono la storia dei rispettivi sport perché protagonisti di carriere molto lunghe. Il Tennis in tal senso è uno sport privilegiato perché la nostra epoca sta vivendo la contemporanea esistenza di tre fuoriclasse del calibro di Federer, Djokovic e Nadal. Quest'ultimo ha appena scritto una pagina di storia, perché battendo in finale Novak Djokovic al Roland Garros ha messo le mani sul ventesimo titolo della sua carriera in un torneo del Grande Slam, tredicesimo totale e quarto di fila a Parigi. Rafa Nadal è al settimo cielo dopo questo trionfo, ma non riesce a non pensare a quanto sia stata difficile e a quanto lo è ancora la situazione in Spagna e in tutto il mondo.

La pandemia ha segnato l'umanità e dinanzi a questo il tennis passa in secondo piano. Così, quando gli chiedono cosa prova dopo aver raggiunto Roger Federer a quota 20 titoli Slam, lui sostiene di non pensarci perché è il momento di godersi questo titolo più di ogni altro, ottenuto in un momento particolare che, è la sua speranza ma anche quella di tutti, non si debba ripetere nel 2021.

'Novak, spero di affrontarti ancora nei prossimi anni'

Rafa ha ovviamente speso parole al miele per il suo avversario: era la 56esima sfida che li vedeva di fronte nel circuito Atp. "Mi spiace per te, Novak, ma fa parte del gioco. Ci siamo affrontati tante volte ed è normale che ogni volta uno di noi sia migliore dell'altro.

Condividere questi momenti con te è sempre un piacere, spero di sfidarti ancora tante volte negli anni a venire". Si è poi soffermato su questa stagione resa così diversa, come ogni cosa, dalla pandemia. "Intorno a me ho avuto la mia famiglia e il mio team e sono stati tutti importanti per darmi una mano in questa difficile situazione che tutti abbiamo vissuto in questo 2020.

Onestamente - ha aggiunto - non penso ai venti Slam che ho vinto, ma solo a questo trionfo perché è arrivato appunto in una stagione molto difficile. Vincere qui per me significa tutto perché al Roland Garros ho vissuto i momenti più belli della mia carriera. Ringrazio l'organizzazione e il pubblico, il solo fatto di giocare qui per me è un'ispirazione.

La mia storia d'amore con questo campo e questa città è indissolubile e spero solo che il prossimo giugno saremo ancora qui, ma con tutto lo stadio pieno di persone". Sull'altro fronte un deluso Novak Djokovic: se Nadal ha appena vinto lo Slam numero 20, lui ha perso il 18esimo, ma non può far altro che ammettere la superiorità del suo rivale che lo ha battuto nettamente in tre set. "Quello che riesci a fare su questo campo è incredibile - gli ha detto - e oggi hai mostrato perché sei il 're della terra'. L'ho vissuto sulla mia pelle".