Tra i ciclisti rivelazione del 2020 non si può non citare Tadej Pogacar: il ragazzo, classe 1998, ha, infatti, vinto a sorpresa il Tour de France, battendo numerosi colleghi più quotati come Tom Dumoulin e Primoz Roglic. Il 22enne sloveno (proviene dal piccolo centro di Komenda, paesino di 5mila abitanti che gli ha dedicato un francobollo) si è definito più volte un ragazzo normale, che non ha visto la sua vita stravolta nonostante la vittoria della Grand Boucle. Si è definito un ragazzo che sta tutto il tempo sulla propria bici, ma che nel tempo libero ama vedere la sua fidanzata, la Casa di carta su Netflix e le imprese dei piloti della Formula 1.

Nonostante questa vita senza eccessi, non tutti i colleghi corridori sembrano convinti dal ragazzo sloveno. Dumoulin, ad esempio, afferma che "guida come un minatore".

Dumoulin si è chiesto come abbia fatto a subire un distacco così ampio da Tadej

Tra le tappe che hanno impressionato di più gli appassionati del Tour, vi è senza dubbio l'impresa effettuata nella cronometro che ha portato i corridori da Lure alla Planche des Belles Filles. Durante tale crono, posta alla fine delle tre settimane di Tour, Pogacar è infatti riuscito a staccare tutti gli altri corridori, vincendo la tappa e riuscendo a strappare la maglia gialla al connazionale Primoz Roglic. Grazie a questa impresa, alla fine, il 22 enne sloveno è riuscito a portarsi a casa la maglia gialla.

Ci sono però alcuni suoi colleghi che non sono ancora convinti dalle doti di corridore del giovane. Tom Dumoulin, trentenne olandese della Jumbo-Visma, ha utilizzato parole poco carine ai danni del collega: nel documentario intitolato Codice Giallo, infatti, si è chiesto come abbia potuto subire un distacco di un minuto e mezzo da Tadej, affermando poi che il suo avversario guida la bicicletta da cronometro come se fosse un "minatore".

Roglic: 'Se questo è il ciclismo, si può vincere un giro con una sola tappa'

Anche Primoz Roglic, amico nella vita ma nemico in strada di Pogacar, non ha speso belle parole nei confronti della maglia gialla. Roglic, infatti, ha affermato di sperare che qualcuno possa contare i watt necessari per poter effettuare un'impresa come quella fatta da Pogacar, affermando poi che, se il ciclismo è diventato questo, allora è possibile vincere un Giro come il Tour solo trionfando in una tappa.

Nonostante le critiche, però, la giovane rivelazione del 2020 già prepara le gare future. Nel mirino, senza dubbio, il prossimo Tour de France, in cui correrà da campione in carica. Ha affermato, poi, di sognare di essere protagonista anche del Giro d'Italia, anche se ancora non ha deciso se parteciperà ad entrambe le corse: la partecipazione a due grandi giri, infatti, è stata definita dal corridore un "impegno enorme". Pagacar, dunque, non ha alcuna intenzione di fermarsi: vorrà essere il protagonista anche del 2021.